Turismo

L'opera d'arte? E' un fiore da cogliere, mangiare (e calpestare) a Spello

Un indimenticabile tour enogastronomico nella settimana delle «infiorate» dell'Umbria, una tradizione dei primi del Novecento che attira turisti da tutto il mondo. Così i borghi di Spello, Cannata, San Gemini e Norcia riempiono di petali i piatti, ma anche le stradine e le piazze

Tagliolini ai petali di glicine o la più leggera insalata di pasta al pesto con fiori di basilico, frittelle salate con petali di violette e calendule, o gustosissime polpette di carne servite in tappeto di margherite.
Chi ha detto che i fiori a tavola stanno soltanto al centrotavola o sulla tovaglia? Oggi, grazie a un certosino lavoro di riscoperta e aggiornamento delle tradizioni più antiche, è in voga più che mai mangiarli, i fiori. Un menù speciale e allegro, profumato e coloratissimo, dal gusto delicato per veri intenditori.
E la culinaria più glamour del momento non poteva che avere la sua esaltazione nella specialissima tradizione umbra delle "Infiorate". Dal 24 al 25 giugno nelle vie, piazze, ristoranti e punti di degustazione di Spello, Cannara, Norcia e San Gemini prenderà il via un tour enogastronomico in occasione di un appuntamento storico conosciuto in tutto il mondo, l'"infiorata". "Attraverso questa iniziativa - spiega il sindaco di Spello, Sandro Vitali - vogliamo recuperare una tradizione che un tempo era una cucina povera nata per il sostentamento delle famiglie e che oggi può divenire un valore aggiunto che va a caratterizzare maggiormente la nostra offerta enogastronomica".
Le "Infiorate artistiche" di Spello in onore del Corpus Domini risalgono agli inizi del '900, grazie all'iniziativa di una donna che, intorno al 1930, disegnò sulla strada una semplice figurazione floreale con ginestre e finocchi. In poco tempo prese piede la composizione artistica del tappeto fiorito che trasformò la festa del Corpus Domini in un'occasione gioiosa in cui tutte le famiglie e poi gruppi di infioratori sempre più esperti potevano confrontare i propri lavori e premiare quelli giudicati migliori per abilità tecnica, precisione e creatività. Organizzata negli ultimi quaranta anni dalla Pro Spello e poi dall'Associazione "Le Infiorate di Spello", con il patrocinio della Regione e degli Enti locali, la manifestazione richiama migliaia di visitatori e turisti.
Assolutamente da non perdere: la selezione e "capatura" dei fiori, il "Museo delle Infiorate", la mostra fotografica storica e quella di ricamo floreale, gli allestimenti di "Finestre, balconi e vicoli fioriti" e gli appuntamenti musicali.
La manifestazione si incentra nel week end. All'alba del sabato c'è l'ultima corsa per la raccolta dei fiori (iniziata molti mesi prima) per completare la tavolozza dei colori. Poi, nel primo pomeriggio segue l'allestimento degli impianti di illuminazione e delle strutture protettive antivento e antipioggia, e a seguire la realizzazione dei disegni o l'incollatura dei bozzetti sull'asfalto. Alle sei del pomeriggio la città si anima come in nessun altro periodo dell'anno e si prepara a vivere la "notte dei fiori", durante la quale gli infioratori, chini a terra fino a quattordici ore consecutive, depositano centinaia di milioni di petali sulla strada. La veglia notturna si svolge nella notte tra il sabato e la domenica del Corpus Domini e coinvolge tutte le famiglie di Spello (quasi duemila persone) nella realizzazione di circa 2 km di splendidi tappeti e quadri floreali lungo le vie medievali del paese.
La sera tutti i gruppi di infioratori si organizzano preparando torte, panini, bibite calde e caffè per vincere il sonno durante i lavori. E nessuno va a letto, neppure i bambini.... Entro le nove della domenica mattina le strade non sono quasi più visibili perché ricoperte da un tappeto policromo e profumato: più di 80 infiorate tra tappeti (ciascuno dai 12 ai 15 metri di lunghezza, con una superficie minima di 15 metri quadrati) e quadri (dai 25 ai 90 mq.). Con la processione domenicale presieduta dal Vescovo, le splendide composizioni si dissolvono nell'aria e possono essere calpestate da chiunque. Di queste opere artistiche non rimane più nulla, se non nella memoria di chi le ha ammirate in quegli istanti, o nelle foto e nei filmati a colori che le hanno immortalate. Una magnificenza ancor più stimabile e commovente in considerazione dell'impegno della preparazione e del breve splendore di cui queste opere d'arte hanno goduto. L'allegria tuttavia non si spegne e tutta la città continua ad assaporare e a condividere, fino alle simboliche premiazioni della sera, questa esperienza di grande valore artistico e umano.
Per informazioni:
www.infioratespello.it
www.comune.spello.

pg.it

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