Marco Lombardo
nostro inviato a Londra
Quando Sofia scende dal calendario per materializzarsi in sala è come se apparisse la Madonna. Che, notoriamente, è la donna più bella del mondo dopo di lei. Perché è questa la risposta che la Loren dà ad un giornalista turco (e di questi tempi è stato meglio specificare che stava scherzando), ma in fondo - a veder bene la presentazione del calendario Pirelli 2007 - non è che la verità sia proprio così lontana, paganesicamente parlando s'intende. Insomma, sul Pirelli Cal presentato ieri a Londra (il calendario che c'è ma non esiste, cioè non è in vendita ma è il culto dei collezionisti) c'erano, ci sono - sul tema «un letto, cinque storie» -, anche Penelope Cruz, Hilary Swank, Naomi Watts e Lou Doillon, unica presente alla conferenza stampa e praticamente quasi da comparsa.
C'erano e ci sono «anche», perché la scena e l'attenzione erano solo per lei, quella signora icona del made in Italy pronta a posare dopo aver già scollinato i 70 anni per un calendario dal gusto erotico anche se non davvero senza veli: «Quando me l'hanno proposto mi sono messa a ridere. Ma poi ho pensato: perché no? È vero che quando sono arrivata in California per il servizio Inez Van Lamsweerde mi ha ricevuto dicendo: "Ti metterò a letto". Ma poi, su quel letto dove abbiamo scattato le foto è stato tutto molto rilassante, molto divertente. E poi non ero affatto nuda ed eravamo in fondo tra donne». Lo dice, questo, dimenticando - ma forse no - l'altro fotografo del Cal, Vinoodh Matadin.
Dunque il Pirelli 2007 è Sofia Loren, a giudicare dai flash dei fotografi e dalla splendida ironia che la nostra Marilyn (così c'era scritto nel video introduttivo) ha sfoderato per sopportare la lunga sequela di domande sul tipo «qual è il segreto della sua bellezza?». Ci sarebbe da parlarne a lungo (della banalità delle domande e non della sua pur reale bellezza), ma Sofia ormai vive da troppi anni su un calendario per non saper cosa rispondere. E così - per la cronaca - ecco che si passa da un «sono molto fotogenica» al «come riesco a mantenermi cosi? Un miracolo». Per finire - all'ennesima domanda arrivata in inglese sulla sua dieta - con un travolgente: «Forse lei non ha letto la mia biografia: dovrebbe sapere che dalle mie parti di dieta non si parla. Lì abbiamo sempre fame...». Applausi.
Sofia conquista, la Loren è davvero molto professionale in attesa del gran galà che in serata riunirà alla truppa anche Naomi Watts che vedrà poi unirsi alla comitiva Pirelli amici vip e meno vip. La Loren risponde - in italiano, inglese e francese - con un sorriso per tutti e un savoir faire che non s'impara stando a piangersi addosso perché si è nati nei dintorni di Napoli: «Io sono felice solo quando faccio quello che voglio fare e per il calendario Pirelli è stato così. I miei figli? Sono stati contenti, perché vogliono che io lavori e perché sanno che solo così mi piace vivere. Le foto no, non le hanno ancora viste: regalerò loro il Cal per Natale...».
Il resto è spiccioli, perfino Lou Doillon - l'intrigante bellezza francese figlia di Jane Birkin che ti guarda fisso negli occhi come se fosse sempre davanti ad un obbiettivo - ammette che Sofia è una lezione per tutte, che «il suo sex appeal, il suo umorismo, il suo desiderio è la dimostrazione che la vita non è solo per chi è bello ma per chi si sente vivo». E viva lo è certo la Loren che ringrazia la mamma («è il suo Dna che mi fa restare così in forma, lei è stata bellissima fino alla sua, ehm, disparizione»), che non rifiuta a priori la chirurgia plastica («ma visto che sono arrivata così alla mia età, penso di poter aspettare ancora un po'»), che alla fine non svela i suoi trucchi di diva ma abbaglia con la sua femminilità di donna: «Il letto? È la cosa più bella del mondo...».
E più o meno sarà come vedere la Madonna.
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