Stile

L'orologio che affascinò l'attore Steve McQueen

TAG Heuer celebra i 50 anni della sua icona Serie limitate d'eccezione, in 169 esemplari

Fabrizio Rinversi

Ci vollero ben 500.000 franchi svizzeri d'investimento, tra il 1965 e il 1969, per mettere a punto il celebre Calibre 11 «Chronomatic» da 13 ¾''', il primo movimento cronografico automatico con microrotore al mondo. Heuer, che lo sviluppò assieme a Dubois-Dépraz, Breitling ed Hamilton, lo montò sull'Autavia, sul Carrera e sul neonato modello d'avanguardia denominato Monaco, provvisto della prima cassa impermeabile quadrata. Jack Heuer, CEO della Maison all'epoca, nei mesi precedenti la presentazione ufficiale del calibro, durante un incontro di lavoro con il fornitore di casse elvetico Piquerez, fu colpito dal disegno di una cassa carré brevettata dalla stessa Piquerez, garantita impermeabile secondo i rigidi criteri svizzeri (i modelli di forma, allora, erano impiegati solo per finalità eleganti, per le oggettive difficoltà a preservarne la struttura dalle infiltrazioni d'acqua).

Così, Jack chiuse con Piquerez un accordo per la fornitura in esclusiva di quella cassa per l'adattamento del Calibre 11, un segnatempo d'avanguardia che avrebbe chiamato Monaco, in omaggio al celebre Gran Premio di Formula 1. Ogni aspetto del design dell'orologio appariva rivoluzionario: il quadrante blu metallizzato, le lancette rosse e azzurre, i contatori bianchi a contrasto, la cassa quadrata con i fianchi convessi e la posizione della corona sul lato sinistro, imposta dall'architettura tecnica del movimento. Un anno dopo il suo lancio, il Monaco fu visto al polso dell'ambasciatore del marchio e pilota di auto da corsa Jo Siffert, mentre nel 1971 condivise le luci della ribalta con Steve McQueen nel film La 24 ore di Le Mans. Oggi, questo orologio unico festeggia i suoi 50 anni, e TAG Heuer ha deciso di presentare, in sequenza, nel corso dell'anno, cinque creazioni contestualizzate sulle diverse decadi dal 1969 al 2019, per rendere il dovuto omaggio ad un'icona di stile sempre più contemporanea. Per il momento, sono state svelati due modelli celebrativi, il Monaco 1969-1979 Edizione Limitata e il 1979-1989 Edizione Limitata (169 esemplari e 5.950 euro di costo per entrambi), in acciaio da 39 mm di lato, corona zigrinata al 9, pulsanti ergonomici al 2 e al 4 con incasso di sicurezza, fondello personalizzato con il nome della serie limitata, impermeabile fino a 10 atmosfere. Il primo presenta un quadrante verde, lavorato a Côtes de Genève, con accenni di giallo e marrone; sul secondo, invece, è adottato un quadrante rosso soleil con contatori rodiati e spazzolati. Dotati di cinturino in pelle di vitello traforata, sono equipaggiati con la versione attuale del Calibre 11, automatico da 30 mm (28.800 alternanze/ora, 59 rubini, riserva di carica di 40 ore), in cui sono assenti le ore crono e i minuti crono, rispetto all'originale, sono stati postati dal 3 al 9. Evidentemente, non può mancare nell'offerta attuale la variante fedele all'estetica originaria, sempre da 39 mm e con Calibre 11, con quadrante blu, contatori bianchi a contrasto e pennellate di rosso su sfere e scala dei minuti/secondi (5.

250 euro il prezzo).

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