Rapporti

La lotta al riscaldamento globale

In gara 32 classi di licei e istituti superiori. Gli studenti dal Papa

Riccardo Cervelli

Bologna Il futuro dell'ambiente è nelle mani degli adulti di oggi e di quelli di domani. Grande la responsabilità di chi gestisce in questo momento le politiche nazionali e internazionali che hanno un impatto sul clima e sugli equilibri naturali del pianeta. Altrettanto importanti sono gli atteggiamenti del settore energetico e di tutte le categorie di utenti. La scorsa settimana, in preparazione dell'incontro dei ministri al G7 Ambiente di Bologna, il capoluogo emiliano ha ospitato una serie di eventi incentrati su temi quali la tutela ambientale, l'uso sostenibile delle risorse, le smart city e il problema del riscaldamento globale. Tra i più significativi, nella suggestiva cornice Biblioteca dell'Archiginnasio e alla presenza del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, si è tenuta la finale di High School Game Educazione Ambientale, un concorso didattico nazionale organizzato da Planet Multimedia e sponsorizzato da Eni. Nei mesi precedenti il G7 Ambiente l'iniziativa ha coinvolto oltre 100.000 studenti delle quarte e quinte classi di circa 300 licei e istituti superiori pubblici e paritari.

Gli studenti, guidati dai loro insegnanti, si sono cimentati tramite una piattaforma online su quiz culturali riguardanti aspetti della biologia, della chimica, della fisica e della politica internazionale che sono in qualche modo legati al tema dei cambiamenti climatici provocati dall'uomo. Nell'atto conclusivo si sono confrontate le 32 migliori classi, ciascuna rappresentata da quattro studenti. In palio per la prima classificata c'era la possibilità di partecipare a un'udienza con Papa Francesco. Ad avere ragione sulle altre è stata la classe 4E del liceo scientifico «Galilei» di Potenza.

«La nostra azienda - ha spiegato prima dell'inizio della competizioni a squadre Giovanni Milani, direttore Health, Safety, Environment & Quality di Eni - ha aderito molto volentieri a questa iniziativa. Eni ha sempre dimostrato interesse per i ragazzi che studiano, ai quali sono rivolte diverse sezioni del suo sito web e attività di e-learning. L'evento, inoltre, ci vedeva già a Bologna a parlare di ambiente, sicurezza e lavoro, tre temi a cui le aziende che desiderano continuare a esistere in futuro non possono esimersi di pensare».

Tre temi, peraltro, che si sono ritrovati all'interno delle domande preparate per il quiz. E che non mancano nei programmi didattici italiani, soprattutto per quanto riguarda l'ambiente. «Se quando eravamo giovani ci avessero chiesto cosa fossero le bombe d'acqua - ha scherzato il ministro Galletti - avremmo risposto che sono palloncini che si lanciano alla fine della scuola. Oggi, invece, voi sapete la risposta giusta».

Il ministro ha concluso invitando gli studenti a far tesoro delle conoscenze acquisite a scuola, ma soprattutto tradurle in atti concreti quotidiani.

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