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La Lufthansa in sciopero: già saltati oltre 800 voli, disagi per 10mila persone

Lo sciopero dovrebbe durare 4 giorni: già saltati 800 voli e coinvolti 10mila passeggeri. La compagnia chiede al tribunale la precettazione dei piloti che vogliono retribuzioni maggiori e garanzie sui livelli occupazionali. Sciopero revocato in serata

La Lufthansa in sciopero: 
già saltati oltre 800 voli, 
disagi per 10mila persone

Berlino - Solo oggi sono saltati circa 800 voli alla tedesca Lufthansa, coinvolgendo i piani di viaggio di 10mila passeggeri in tutto il mondo nel primo dei quattro giorni di sciopero proclamato dai piloti. A comunicare i dati è stato lo stesso vettore, che stima a 25 milioni di euro i costi supplementari che rischia di doversi sobbarcare a causa dell’agitazione, che coinvolge anche Lufthansa Cargo e la controllata low cost, Germanwings. In serata l’accordo è stato raggiunto durante negoziati tra il sindacato e rappresentati della società tenuti nel tribunale del lavoro di Francoforte: sciopero revocato.

La protesta dei piloti Centinaia di voli cancellati in Germania a causa dello sciopero dei piloti della Lufthansa che è iniziato oggi e che dovrebbe durare fino a giovedì. La protesta, indetta dai piloti della compagnia aerea tedesca che chiedono una maggiore retribuzione e garanzie sui livelli occupazionali, coinvolge i voli nazionali ma anche alcune tratte internazionali. A saltare sono stati soprattutto i voli intercontinentali, e la società ha spiegato che sta assistendo i passeggeri coinvolti reindirizzandoli su altre compagnie o altre tipologie di collegamenti, ove possibile, come i treni. Meno colpiti i voli nazionali. "Solitamente operiamo 1.800 voli al giorno - ha riferito Lufthansa - per oggi prevediamo di operare 1.000 voli, ma a fine giornata potrebbero esserci altre cancellazioni".

Maggiore sicurezza sul lavoro I sindacati di piloti e personale di cabina hanno deciso di proclamare lo sciopero rivendicando maggiore sicurezza sul lavoro, e protestando contro gli ingaggi di piloti compiuti all’estero da Lufthansa, temendo che questo possa provocare una sora di delocalizzazione indiretta di posti di lavoro.

Una tesi che il vettore respinge: "Non sono stati spostati posti di lavoro - ha affermato il vicepresidente di Lufthansa, Christoph Franz - non sono stati licenziati piloti e non sono previsti piani di tagli".

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