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Luna Rossa "crescente". Che sprint su New Zealand

Luna Rossa "crescente". Che sprint su New Zealand

Valencia - Luna Rossa e Emirates Team New Zealand: un conto aperto da sette anni, da quando il giovane Dean Barker prese il timone per l'ultima delle cinque regate della Coppa America del 2000. Quello era un regalo di fine anno del maestro Russell Coutts, un premio per aver lavorato tanto come timoniere di riserva. Il modo per farlo partecipare alla vittoria. Quel giorno Dean mise a segno la quinta sconfitta per la barca di Bertelli. Ieri le cose sono andate un po' diversamente. Il più giovane timoniere di questa Coppa, James Spithill, 27 anni da Sydney, che Francesco de Angelis ha voluto al suo posto alla ruota di Luna Rossa, all'ingresso nel box di partenza ha puntato diritto la barca di Auckland, dove Dean Barker ha commesso un errore un po' banale. Era in ritardo con la manovra di difesa che deve effettuare chi ha le mure a sinistra, cioè portarsi con la prua al vento per tempo e compiere una virata quasi da fermo giusto spostando il boma, per portarsi nella condizione di «sottovento mure a dritta, virata completata». Per Dean è un errore grave, per l'esperienza che ha. Per Torben Grael che ha in mano la bandiera di protesta è come sparare sulla Croce Rossa, la alza lestamente e per i giudici «umpire» la decisione è rapida e scontata. Arriva la inevitabile penalità per Emirates Team New Zealand. Da lì in poi la regata è un'emozione. Le due barche si arrampicano verso la boa al vento come trenini svizzeri con la cremagliera, lontane tra loro fino a quasi un miglio ma quasi sempre alla stessa distanza dalla boa. Le prue si scambiano al comando, ma Luna Rossa ha solo bisogno di stare dietro qualche metro, c'è sempre la penalità da scontare. Anche l'ultima disperata manovra di Emirates, che cerca di restituire la penalità a Luna Rossa mentre fa la giravolta di duecentosettanta gradi per liberarsi della penalità non serve. La morale? È la miglior Luna Rossa di questi giorni, la conferma che la barca c'è. Ecco Francesco de Angelis: «Il campo è del tutto aperto. Queste regate dimostrano che le velocità delle barche sono davvero vicine, simili e che la partita si gioca molto sulle scelte tattiche, sul corpo a corpo. Nessuno è tranquillo e non ci sono valori certi». Francesco ha ragione, c'è un però. È Bmw Oracle, che Chris Dickson sta conducendo a una serie di vittorie non ancora interrotta. Ieri ha rallentato l'ottimismo di Mascalzone Latino Capitalia che dopo aver battuto quasi bene Shosholoza si è presentato all'incontro, partito tardi al limite dell'orario consentito, con una certa baldanza. Si è vista la lunga esperienza di Chris Dickson, che ha somministrato agli italiani una penalità usando senza pietà la sua nota aggressività, le intimidazioni, ma anche la precisione cronometrica. Negli altri incontri Desafio ha battuto United Internet e Victory Challenge ha battuto Areva. + 39 ha perso con Bmw Oracle e con Shosholoza. Questa regata con un margine abbastanza ridotto che fa sperare una crescita della barca italiana. China Team ha perso con Emirates e Victory.
In classifica Bmw Oracle è in testa davanti a Emirates Team New Zealand, Luna Rossa e Desafio Espanol che ha superato Mascalzone Latino. Oggi si conclude il primo Round Robin e l'incontro del giorno è tra i leader Bmw e Emirates, molto atteso e determinante.

Per oggi previste condizioni di vento medio, come ieri, più o meno.

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