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La maga campionessa e la sua maturità. Covid senza nessun inganno

La magia è destino per Gaia Elisa Rossi: papà artista e prestigiatore, mamma attrice

La maga campionessa e la sua maturità. Covid senza nessun inganno

La magia è destino per Gaia Elisa Rossi: papà artista e prestigiatore, mamma attrice. «Mentre babbo segava, più volte al dì, la mamma, io li aspettavo dentro a quella scatola piena di meraviglie fra carte, palline, foulard e fantasia».

Lei, crescendo, ha aggiunto danza, musical e anche il liceo classico, perché «Mamma mi ha sempre detto che la magia comincia a scuola». Oggi, a 18 anni, giura che il trucco per domare la prosa di Tucidide o Aristotele non l'ha trovato, se non nel continuo esercizio di traduzione. La maturità ai tempi del Covid l'ha resa uguale a tanti maturandi a distanza. Dall'autunno arriverà l'università con psicologia, intanto nella sua vita made in Torino ci sono quattro lingue parlate, impegno e mille interessi, l'ultimo la fotografia, rinverdito durante il lockdown. In tv ci è finita poco più che bambina: tailleur pantalone d'ordinanza, piglio e verve, ha incantato molti presentatori con numeri freschi e delicati. Nel 2015 si è laureata più giovane campionessa italiana di magia di sempre. Quella serata a Parma, sotto l'egida di Master of Magic, sembra un ricordo lontano ora che lei ha un suo numero, melange fra giocoleria, mimo, teatro, danza ed illusionismo, limato nei minimi particolari.

Gaia non è Armida, la maga più famosa della letteratura: lei è cresciuta in un mondo di adulti e più spesso maschile, il suo stile rifugge ogni stereotipo. Servono sacrificio e routine: sveglia mai oltre le 6,30, mezzora di manipolazione, si ripassa anche in metrò, la scuola, i compiti, ancora la magia, senza essere Mandrake come si dice -, ma soltanto se stessi. L'amore? «No, il filtro magico non c'è, qualcuno l'incantesimo l'ha lanciato, per lo più da brava maga do un sacco di consigli agli altri e non a me stessa», ma ora serve tempo per capire che nella vita come in amore non ci sia il trucco. Intanto resta la magia, quella vera che coniuga disciplina, sogni e gioventù. Studiare da mago? «Oggi è più facile, rispetto a 30 anni fa» spiega lei.

Il web ha dato una mano: molti si avvicinano così, poi arriva una selezione naturale e chi continua si rivolge a scuole o club con idee più chiare.

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