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"Pirati sequestrano petroliera in Malaysia". Poi la smentita

A bordo della petroliera sequestrata 900mila litri di gasolio per circa 400mila dollari di valore. Sarebbe in acque indonesiane

"Pirati sequestrano petroliera in Malaysia". Poi la smentita

Una petroliera carica di 900mila litri di gasolio è dispersa dopo aver lasciato un porto del sud della Malaysia. Inizialemnte sembrava fosse stata sequestrata e portata in acque indonesiane, ma l'Agenzia per la sicurezza marittima ha affermato che la nave è ritornata in Indonesia a causa di controversie su questioni di lavoro.

"La nave è in salvo nel porto di Batam. Le indagini preliminari mostrano che la flotta ha deciso di navigare sino a Batam per contrasti con il contractor", ha affermato il capo dell'agenzia, Ahmad Puzi Ab Kaha, citato dal quotidiano locale New Straits Times. La nave, registrata a Batam, era stata messa sotto contratto da una compagnia malese che, secondo i media, non avrebbe pagato la flotta indonesiana. A bordo della petroliera, partita lunedì dal porto di Tanjung Pelepas, ci sono 900mila litri di carburante per un valore di quasi 400mila dollari. L'allarme era scattato quando la nave era scomparsa dal porto di Kuantan, nello Stato malese di Pahang, e l'Agenzia marittima aveva ipotizzato il sequestro.

Per l'Organizzazione marittima internazionale, lo stretto di Malacca è una delle zone a maggior rischio pirateria del mondo, quindi raccomanda estrema precauzione alle navi nell'area.

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