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Mancini: «Juve, adesso basta»

Il tecnico chiude le liti sullo scudetto di cartone: «Scorretto continuare a parlarne. Certe cose le hanno fatte loro, non noi». Oggi occhio a Mesto: «In difesa ci servono rinforzi»

nostro inviato a Appiano Gentile

«Inelegante». Roberto Mancini ha tentato di seppellire le uggiose, ulteriori e annoianti disquisizioni sullo scudetto di cartone: «Ineleganti, scorretto continuare a parlarne».
Ma non gli è stato semplice liberarsene in fretta, le dichiarazioni di Jean Claude Blanc amministratore delegato della Juve, e del presidente Giovanni Cobolli Gigli erano uno dei pochi argomenti caldi di questa vigilia calabrese: «Non sono argomenti ai quali voglio rispondere, non saprei cosa dire... Non si può continuare sempre a fare polemica. Tutte le volte questa storia, ormai è una cosa passata e sarebbe il caso che smettessero di parlarne. Anche se mi sembra normale, nella loro situazione, dire certe cose. Non sono infastidito - ha spiegato -, perché quanto è successo questa estate non ci riguarda, le cose che hanno fatto, le hanno fatte loro, non le abbiamo mica fatte noi. Continuano tutte le settimane a parlare e credo sia inelegante e scorretto da parte loro». Finito? Macchè: «Comunque l’anno prossimo la Juve torna - ha tentato di chiudere Mancini -. Ormai hanno vinto il loro campionato e credo sarà sicuramente più bello affrontare anche loro». Sembrava proprio l’ultima pietra, ma il Mancio ha voluto metterci il carico: «I nostri punti di distacco in campionato quest’anno sono tanti? Sì, ma non c’è la Juve...».
Argomento sfinente, al confronto l’aria fritta che aleggia sul mercato è nettamente più intrigante, anche se si parla di Giandomenico Mesto, centrocampista, esterno difensivo, un gol in serie A, 24 anni, alla Reggina da nove con le parentesi Cremonese e Fermana: «Bravo - ha commentato Mancini -. Non lo conosco benissimo ma credo possa giocare in ruoli diversi, un giocatore offensivo come Maicon. Del resto qualcosa in difesa bisognerà fare - ha spiegato -, le squalifiche in Champions sono difficoltà che dovremo risolvere». È arrivata anche puntuale la richiesta di chiarimento su Samuel Eto’o: «Non credo che il Barcellona lo lasci partire - ha risposto -, ha grandi qualità e i calciatori di qualità possono solo fare del bene a qualunque squadra. Noi dobbiamo stare attenti e informati perché se un calciatore così va sul mercato, è giusto essere presenti. Henry? Identica situazione di Eto’o, sono grandi attaccanti, non credo li metteranno in vendita».
Comunque oggi c’è la Reggina che in casa non vince dal 23 dicembre e l’ultimo gol in assoluto all’Inter lo ha segnato il 22 settembre 2002 con Nakamura. Mancini ha spiegato che hanno una classifica bugiarda, senza la penalizzazione di 11 punti la Reggina sarebbe molto più su e l’Inter non è al meglio. Ultimo allenamento sotto gli occhi di Massimo Moratti. Sedute differenziate per Ibrahimovic, Vieira, Maxwell e Stankovic, tutti assenti oltre a Materazzi squalificato. «C’è il ritorno di Grosso - ha fatto sapere Mancini -, forse non ha i novanta minuti ma sta bene».

C’è sempre un record da battere, sono le 29 vittorie in campionato del Torino 1947/48, era a 21 squadre, l’Inter attualmente è a 25.

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