Dal mare a modello solare

Era appena terminato il Congresso di Vienna, quando Luigi XVIII, re di Francia, nominò Breguet, allora sessantasettenne, membro dell'Ufficio delle Longitudini di Parigi; l'anno successivo, il 27 ottobre, lo stesso re conferì al maestro di Neuchâtel, l'ambita nomina di Horloger de la Marine Royale, un titolo assegnato ad personam ed a vita, che richiedeva l'obbligo di eseguire le ordinazioni provenienti dallo Stato (senza compenso). Dal 1815 al 1823 solo 22 cronometri da marina su 78 prodotti da Breguet andarono alla Marina Francese, ma Abraham-Louis, orgoglioso della qualifica, modificò la propria firma anche su altri dei suoi orologi, in «Breguet et Fils, Horlogers de la Marine Royale». Nel rispetto della grande considerazione che il Maestro ebbe per quel titolo, nell'ambito della collezione ad esso ispirata, la Marine, la Maison, quest'anno, ha voluto presentare il modello Équation Marchante 5887, un Grande Complication. L'orologio, infatti, disponibile in platino e in oro rosa, da 43,9 mm, automatico, prevede l'equazione del tempo «marciante», ossia la differenza tra ora solare e ora civile indicata contestualmente da due sfere dei minuti (quella riferita al tempo solare reale presenta un sole decorato sfaccettato), in modo tale da configurare, nel corso dell'anno, un ritardo massimo di 16 minuti o un anticipo fino a 14 minuti del tempo solare medio. La camma a «8» o analemma, che governa tutto questo, è visibile sulla gabbia in titanio del tourbillon (bilanciere a regolazione inerziale con spirale in silicio), sul cui ponte è incisa la scritta «Marine Royale». Il modello prevede, poi, l'indicazione del calendario perpetuo (datario retrogrado, mesi/ciclo bisestile e giorno della settimana a finestrella) e della riserva di carica di 80 ore al 7/9. Il quadrante presenta un guillochage centrale «ad onde», e i ponti, visibili lato fondello, sono stati cesellati per rappresentare il «Royal Louis», vascello di primo rango della Marina Reale Francese.

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