Da martedì «Blam!», spettacolo che ha già sbancato Londra

Toccherà a Vincenzo Salemme salutare l'anno nuovo dal palco del Teatro Manzoni il 31 dicembre con due spettacoli: il primo d'attesa alle 18 e l'altro alle 21,30 per brindare a mezzanotte con la Compagnia.
Il mattatore napoletano torna al Manzoni dal 10 dicembre con Il diavolo custode in cui mette in scena una sorta di training autogeno, tutto da ridere, con un diavolo-analista.
«Ho voluto fare uno spettacolo che vi facesse venire voglia di parlare di più con voi stessi, col diavolo che è in voi senza averne paura, perché se quel diavolo è forse solo un povero diavolo, non può farvi male. E magari vorrebbe darvi una seconda possibilità.
Ci lamentiamo spesso con la vita che è stata crudele con noi. E allora immaginiamo che un giorno il nostro diavolo custode venga a dirci: vuoi tornare a nascere e ricominciare daccapo?».
Il protagonista della commedia che vede alternarsi sul palco Nicola Acunzo, Domenico Aria, Franco Cortese, Floriana De Martino, Antonio Guerriero, Raffaella Nocerino e Giovanni Ribò, è Gustavo Gambardella, rappresentante della classe media, strozzato dai debiti e oppresso dalla moglie che lo spinge a essere più intraprendente a scapito della sua onestà.
Un giorno si presenta il Diavolo Custode. Gustavo non vuole ascoltare, gli fa paura.
Cosa vuole? Lui è felice e sereno. Sono queste le sue illusioni.
Ma se tutto va così bene, chiede il diavolo, «come mai hai comprato una pistola?».
Quante persone oggi avrebbero bisogno di incontrare il proprio diavolo custode?
Facciamo sempre appello all'angelo, ma nel caso di Gustavo c'è bisogno del dubbio.
Il dilemma che gli si pone è questo: usare la pistola o vendere l'anima al diavolo in cambio di una vita di successi? E voi vendereste l'anima al diavolo?
La scena cambia completamente con una rassegna dedicata al “movimento”: dalla danza contemporanea, al teatro fisico, di figura, al nouveau cirque.
Blind Date, coreografato dalla taiwanese Mei-hong Lin, è un momento intrigante di poesia e rilettura dell'attualità. Mei-hong Lin, taiwanese, allieva prediletta di Pina Bausch, getta uno sguardo acuto sui nuovi tipi di relazioni umane e sentimentali nell'epoca di Internet: Blind Date ci parla della ricerca del partner ideale.
La grande danza internazionale torna con il corpo di ballo di Victor Ullate, attore, nallerrino ma soprattutto celebre coreografo spagnolo che “rilegge” il Bolero di Ravel.
La rassegna comprende anche la Imperfect Dancers Company, che con la coreografia di Walter Matteini rilegge Madama Butterfly e lo Spellbound Contemporary Ballet, che con la coreografia di Mauro Astolfi affronta le vivaldiane Quattro Stagioni, insieme al compositore Luca Salvadori.


Con il nouveau cirque del duo belga Okidok il cartellone affida il “movimento” alla capacità di fare sorridere con arguzia disinibita, mentre l'attenzione si sposta al linguaggio corporeo in tutte le sue forme, come il mondo intimamente poetico, deliziosamente irreale e surreale di Familie Flöz, gruppo tedesco nata nel 1994 da un'idea di Hajo Schüler e Markus Michalowski, conosciuto per le sue performance visive.

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