Roma

Il martedì del rock di The Killers e Franz Ferdinand

Quella di martedì sarà la notte rock di Roma. Una notte in cui due dei più apprezzati gruppi sulla scena mondiale, Franz Ferdinand e The Killers, suoneranno all’ippodromo delle Capannelle, uno dietro l’altro. I cancelli apriranno alle 17.30 e si partirà alle 19.20 in punto con un antipasto da non perdere, i White Lies. Ecco una brevissima guida per arrivare preparati all’appuntamento e conoscere i principali brani del terzetto che entreranno in scaletta.
White lies. Sono gli apripista, coloro i quali dovranno scaldare il pubblico in attesa dei big. Ma non sono dei pivellini, tutt’altro. In Inghilterra, dove li adorano, li considerano una sintesi ben riuscita dei Joy Division e degli Editors. Con melodie ricercate e di qualità hanno fatto schizzare il loro album di debutto, To lose my life, in vetta alla classifica britannica. Da mandare giù in un sol boccone i primi tre brani del disco, ovvero Death, la title track To lose my life e A place to hide.
Franz Ferdinand. È stata la contagiosa Take me out a catapultare la formazione scozzese sulla ribalta internazionale. Da allora i Franz Ferdinand non hanno conosciuto battute d’arresto e, con il passare del tempo, sono diventati un punto di riferimento nel panorama indie, aiutati da alcuni pezzi che hanno guadagnato la dignità di tormentoni. È il caso di Do you want to e Walk away che, secondo quanto dicono i rumors della vigilia, dovrebbero arrivare in fila verso metà concerto per un delirio assicurato. Non mancheranno ovviamente i singoli dell’ultimo disco, quel Tonight: Franz Ferdinand che contiene la deflagrante hit Ulysses. Dovrebbe essere lei ad aprire il triplo encore, seguita da un classico, Michael, e dalla stroboscopica Lucid dreams.
The Killers. Sono gli headliner e non può essere soltanto un caso. Di recente, su una delle più note riviste di settore, un critico ha scritto che la loro musica è straordinaria, peccato che i testi non abbiano senso. E prendeva come esempio la recente Human, in cui il cantante Brandon Flowers si chiede: «Siamo uomini o ballerini?». O la meravigliosa All these things that I’ve done, in cui sempre il leader della band ripete una mezza dozzina di volte un enigma abbastanza indecifrabile: «Ho un’anima, ma non sono un soldato». Pur senza capire l’imperscrutabile logica che sta alla base di certe canzoni, è innegabile che, almeno in alcuni casi, si tratti di gemme pregiate. Con ritornelli accattivanti (che dunque sono facili da mandare a memoria), ma che non perdono di vista la qualità degli arrangiamenti e una certa spinta a innovare, a battere strade inedite contaminando più generi. Abbiamo dato un’occhiata alle scalette proposte nelle ultime uscite dei Killers prima di quella capitolina e possiamo assicurarvi che non rimarrete delusi. C’è l’intensa A dustland fairytale, una ballata che è probabilmente il punto più alto del nuovo disco Day & Age, che ha già venduto in tutto il mondo quasi 3 milioni di copie; ci sono le ballabili e ballatissime Somebody told me, Jenny was a friend of mine e Mr. Brightside. Ci sono in chiusura la nostalgica When you were young e una reprise di Human, che apre il concerto.


Appuntamento dunque a martedì sera: dalle 19.20 in poi, uno dietro l’altro, i tre gruppi prenderanno possesso del palco dell’Ippodromo. E tutti insieme appassionatamente daranno vita a una magnifica notte di grandissimo rock.

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