Le microcar risolvono tanti problemi

MilanoConsumano mediamente 3 litri per percorrere 100 chilometri, si guidano con il patentino e sono facili da parcheggiare. Ecco le microcar, ovvero quei quadricicli che il Codice equipara ai ciclomotori (potenza massima di 50 cc. o 4 kW per i motori Diesel o elettrici) e che in Italia hanno raggiunto quota 80mila unità. Un business che genera un fatturato di circa 70 milioni l’anno e occupa, con l’indotto 20mila persone.
Le nipoti della Isetta crescono, infatti, alla velocità di 7-8mila unità l’anno e hanno il merito, specialmente nelle aree rurali, di aver consentito la mobilità a persone che non avrebbero potuto permettersi l’acquisto di un’auto. Oggi, tra l’altro, sono diventate di moda fra gli under 18.
Due i motivi: i genitori le percepiscono come più sicure rispetto ai motorini, mentre i ragazzi sono felici di poter circolare anche quando piove. Un’alternativa non proprio economica visto che bisogna staccare un assegno, secondo i modelli, tra 8 e 17mila euro, ma molte mamme ne approfittano per utilizzare la microcar per la spesa.
«Il comparto – spiega Stefano Casalini, presidente del Gruppo Quadricicli di Confindustria Ancma – è pronto a rispondere alle grandi sfide lanciate soprattutto in ambito urbano». Ad esempio, le emissioni di CO2 delle nuove microcar, pur essendo assimilate ai ciclomotori, rispettano i limiti imposti per le autovetture. A Milano, abbiamo provato il modello Aixam City Sport. Nell’abitacolo spicca una plancia curata: c’è anche l’autoradio collegabile a un lettore Mp3. Il sedile è di foggia sportiva e regolabile, i comandi a portata di mano e la strumentazione chiara.
Girata la chiave, bisogna imparare a dosare bene l’acceleratore perché, altrimenti, la risposta è immediata e la vettura procede a scatti. Il cambio automatico, di tipo Cvt, ha innesti precisi e la rumorosità si fa percepibile solo quando si raggiunge la velocità di punta di 45 orari. Aixam City si fa apprezzare per la tenuta e la frenata è all’altezza delle emergenze.


Tra l’altro, questa microcar è costruita da una cellula in alluminio a deformazione programmata che attenua l’impatto in caso di urto. Per questo motivo ha superato con successo i vari crash test. Prezzo da 13.400 euro.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica