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A Milano dal 1896 Dagli orologi ai gioielli minimal Fairytale

Carlo Varzi

Lo scorso anno, Gobbi 1842, storica boutique orologiera meneghina, ha festeggiato i 175 anni di attività. Il fondatore, Raimondo Gobbi, avviò la «bottega» nel 1842, a Modena, ottenendo il riconoscimento dal Gran Duca, di «Orologiaro della Real Corte». Fu nel 1896 che il figlio Giuseppe trasferì il negozio a Milano, in Corso Vittorio Emanuele II, ubicazione mantenuta ancora oggi, nonostante la distruzione avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale e il new deal inaugurato nel settembre del 1949. Sinonimo di eccellenza nell'universo delle lancette, testimoniata dalla concessione di marchi top quali Patek Philippe, Rolex e Tudor, con laboratorio autorizzato interno, il negozio, fin dagli anni '30, in virtù dell'impegno di Aldo e Gastone, pronipoti del fondatore, introdusse anche la gioielleria e l'oreficeria. Un heritage che, oggi, Serena Pozzolini Gobbi, AD dell'azienda di famiglia, ha voluto onorare lanciando nel settembre del 2017, la collezione Fairytale, da lei stessa creata. Una capsule di 20 modelli tra collane, anelli, orecchini e ciondoli, dalle forme morbide e dalle linee sinuose:

«Una passione, quella per gli orologi» ha sottolineato Serena «che ha naturalmente influenzato la nostra personale visione nella creazione di questa linea di gioielli. C'è un connubio molto sottile fra anima e corpo, fra pensiero e raziocinio, tra creatività e realizzazione. Abbiamo trovato nella spirale il simbolo perfetto per rappresentare il DNA della nostra azienda e della nostra secolare tradizione».

E, in effetti, per Gobbi 1842, la spirale, simbolo universale lussuosamente chic e minimal, sintetizza il movimento continuo dell'orologio, il susseguirsi di sei generazioni alla conduzione del punto vendita, e la rappresentazione grafica del DNA, custode della storia di ciascuno di noi e, nel caso della famiglia Gobbi, di un mix virtuoso di esperienza e curiosità.

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