Milano e Monza di nuovo insieme, come ai (nemmeno tanti) vecchi tempi

Milano e Monza di nuovo insieme, come ai vecchi (mica tanto) tempi. Era appena il 2004 quando la Provincia brianzola si è separata da Milano. Le prime elezioni, cioè le uniche, nel 2009. La nuova mappa delle province messa a punto dal governo ristabilisce la situazione che c’era fino a pochi anni fa. Un’eccezione è stata invece fatta per Sondrio: anche se piccola, è tutta zona di montagna e questo ha fatto la differenza. Rimangono “sole” Brescia, Bergamo e Pavia. E veniamo agli due accorpamenti. Mantova Cremona e Lodi sono insieme. E così anche Varese Como e Lecco. Due grandi provincie, padana e insubre, completano il quadro delle sette provincie lombarde. Adesso si tratta di realizzare nel concreto quel che è stato deciso dal consiglio dei ministri.

La proposta licenziata da Cal, il Consiglio delle autonomie locali guidato da Guido Podestà, chiedeva di mantenere la provincia di Monza. E anche Roberto Formigoni, presidente della Regione, assicura di non avere niente a che vedere con questa decisione. «Ho sempre sostenuto con ogni energia il mantenimento di tutte e 12 le province lombarde, questa mia iniziativa è nota a ogni attento osservatore da diverse settimane e non ho mai sostenuto nessun altra ipotesi, neppure in via subordinata» dice Formigoni.

A protestare contro la scelta di abbinare Monza a Milano i sindaci leghisti di Monza e di Varese. «Mi spiace dover smentire nettamente le affermazioni del sindaco di Monza Scannagatti e di quello di Varese Fontana - osserva Formigoni - che costituiscono una svista colossale, nella migliore delle interpretazioni».

Secondo Formigoni «le decisioni che il governo assumerà sono del governo e non del presidente di Regione Lombardia».

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