Il miracolo di Porta Nuova: già vendute sei case su dieci

Il miracolo di Porta Nuova: già vendute sei case su dieci

Al 33º piano della Torre Solaria c'è un appartamento su tre piani con «sky garden» e predisposizione per la piscina a 164 metri d'altezza. Intorno con vista a 360 gradi c'è la Milano che c'è e quella che sarà. Per tutto questo non c'è prezzo, perché la casa non è in vendita. Almeno per ora. Dal 28º piano in su non è stato messo sul mercato neppure un appartamento. Così come per tutti i piani alti delle nuove 390 residenze che fanno Porta Nuova. Un quartiere che attira anche «in un periodo di crisi come questo», come ha sottolineato Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines Italia ieri durante quella che considera «l'ultima visita del cantiere». Il progetto che ha preso il via 2005 sta ridisegnando mese dopo mese a una velocità che «viene apprezzata anche all'estero» tutta la zona Isola-Garibaldi-Varesine per oltre 290mila metri quadrati di cui oltre 160mila di zona pedonale con 90 mila metri quadri di parco pubblico (tanto per dare qualche numero). E qui, il 60 per cento degli appartamenti ha già un proprietario. Prezzo medio, 9mila euro al metro quadro. Anche se per alcune tipologie di appartamenti la cifra si ritocca al rialzo in modo sostanzioso. Un esempio? Il monolocale venduto appena qualche settimana fa a un (misterioso) imprenditore, italiano che ne ha comprati uno per sé e uno per la figlia per la modica cifra di 20mila euro al metro quadro. Non stupisce dunque se Manfredi Catella ammette che «nelle ultime settimane abbiamo venduto per 14 milioni di euro» evidenziando anche qualche segnale di ripresa del mercato. Con un crescente interesse anche di investitori esteri: il 30 per cento delle ultime vendite parla straniero dal Canada a Taiwan. Ma quello che sta diventando Porta Nuova con la sua piazza Gae Aulenti sotto la quale aprirà il 4 dicembre la più grande Esselunga della città (con 28 casse, insegna personalizzata e supervisione di Cesar Pelli), il ristorante di Berton pronto a dicembre, il parco (i cui lavori partiranno a novembre per concludersi a fine 2014), con la Casa della memoria, con il primo «green roof italiano ovvero un tetto di giardino come quello della sede di Google in california attrae anche i milanesi. Quali? Il 67 per cento di chi ha acquistato arriva dalla zona con codice postale 20121. Quella del centro, spostata verso il Quadrilatero giusto per intendersi. Nella Torre Solaria ad esempio che svetta tra Unicredit e il Diamantone, 82 appartamenti su 98 sono già stati venduti. L'obiettivo ovviamente è Expo. E se i 27 chilometri di nuove linee di sottoservizi sono ultimate il cantiere cosiddetto verticale che ha preso il via nel 2010 «entro 3-4 anni sarà concluso», ha sottolineato Catella. Ad aprile è stata definita anche la gara per la zona di Porta Nuova-Garibaldi dove Michele De Lucchi realizzerà il centro culturale Unicredit e Mario Cucinella, un edificio dedicato al terziario commerciale.

«È uno sviluppo che ha una ricaduta economica importante sul territorio», ha concluso Catella ricordando le 6mila maestranze impiegate in questi anni nel cantiere con il coinvolgimento di oltre 100 imprese.

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