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Le 5 cose previste dalla Cia nel 2000 e che si sono realizzate entro il 2015

Un documento di oltre 70 pagine, scritto 15 anni fa, conteneva analisi, poi rivelatesi premonitrici, sugli scenari politici ed economici odierni

Le 5 cose previste dalla Cia nel 2000 e che si sono realizzate entro il 2015

Quindici anni fa, subito prima che George W. Bush si insediasse alla presidenza degli Stati Uniti, la Cia pubblicò un report di oltre 70 pagine, in cui venivano fatte delle previsione su come sarebbe stato il mondo nel 2015 e di cui anche il Telegraph aveva dato conto.

Adesso che l'anno sta per concludersi, rispolverando quel resoconto, ci si è accorti di come l'agenzia statunitense aveva ragione su almeno cinque punti.

Nel documento si legge: "Questioni di politica internazionale saranno maggiormente determinate da organizzazioni piuttosto che dai governi dei Paesi stessi". L'esempio più recente di questo fenomeno è la nascita e l'affermazione dell'Isis, nota anche come Stato islamico. Oltre ai terroristi però, bisogna ricordare anche un'altra categoria di gruppi parastatali come i separatisti pro-Russia in Ucraina, gli hacker cinesi sospettati di rubare informazioni al governo statunitense e i presunti hacker nordcoreani che hanno attaccato Sony l'anno scorso.

La Cia nel 2000 poi scrive: "Da ora al 2015 la strategia del terrorismo diventerà sempre più sofisticata e pianificata per attacchi destinati a produrre incidenti con un grande numero di vittime". È quello che accadde già un anno dopo, con l'attentato alle Torri Gemelle, e che purtroppo ci siamo abituati a registrare di volta in volta con stragi che hanno colpito il cuore dell'Occidente.

"La popolazione mondiale crescerà di oltre un miliardo di individui, raggiungendo la cifra di 7 miliardi e 200 milioni di persone". Anche questa previsione si è rivelata vera, anzi gli abitanti della Terra oggi solo 200 milioni in più di quanto previsto dalla Cia.

Tra le preoccupazioni della Central Intelligence Agency anche quella relativa alle risorse del pianeta. Nel documento si fa riferimento al fatto che il fabbisogno mondiale nel 2015 non avrebbe superato la disponibilità delle risorse naturali e, ad oggi, è così.

Infine, una previsione di tipo economico: "L'economia cinese crescerà fino a superare quella europea come seconda economia mondiale ma rimarrà comunque dietro agli Stati Uniti". Qui gli analisti hanno più o meno sbagliato.

Infatti, a seconda del tipo di dati presi in considerazione l'economia della Cina risulta più grande rispetto a quella degli Usa, ma se si tiene conto di altri aspetti invece, il sistema europeo è maggiore di entrambe.

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