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50 morti e almeno una cinquantina di intossicati in India per un liquore adulterato

Avevano bevuto liquore adulterato in due diversi episodi. Non è la prima volta che accade una cosa simile in India

50 morti e almeno una cinquantina di intossicati in India per un liquore adulterato

Almeno 50 morti e una cinquantina di intossicati gravi per aver bevuto del liquore adulterato, contaminato con alcol metilico. Gli episodi sarebbero due, entrambi avvenuti nel nordest del Paese. Il maggior numero di decessi e intossicati è stato registrato nello stato di Assam, e più precisamente nei distretti di Golaghat e Jorhat. Quasi tutte le vittime dell’intossicazione sarebbero raccoglitori di tè e, secondo i primi accertamenti, il liquore sarebbe stato contaminato con alcol metilico. La polizia indiana ha già fatto alcuni sopralluoghi in alcune aziende locali produttrici di bevande alcoliche, concluse per il momento con l’arresto del proprietario di una di esse e di altri quattro collaboratori.

La sostanza chimica in questione attacca velocemente il sistema nervoso e, se non immediatamente soccorsi, coloro che l’hanno ingerita vanno incontro a morte certa. Non è la prima volta che avvengono episodi del genere in India. Vi è infatti un grande consumo di alcol prodotto illegalmente, proprio per far fronte alle persone più povere che non sono in grado economicamente di pagare liquori certificati, di marche conosciute e quindi per loro molto costosi. Il più delle volte questo alcol illegale viene adulterato per aumentarne la gradazione alcolica e soddisfare maggiormente le richieste dei consumatori, che ingerendolo rischiano così la propria vita. A questo fine vengono spesso aggiunti anche potenti pesticidi.

Solo lo scorso 9 febbraio è avvenuta una situazione simile a quella verificatasi ieri. Una quarantina di persone erano decedute e una trentina erano state ricoverate in gravi condizioni, dopo aver bevuto del liquore prodotto clandestinamente, risultato poi contenente del metanolo altamente tossico. Il fatto si era verificato in diversi villaggi del nord del Paese, durante una festa nazionale. La polizia in seguito ad accertamenti era riuscita ad arrestare otto presunti fornitori.

Purtroppo nell’indagine erano risultati implicati anche 35 pubblici ufficiali, tra i quali dodici agenti.

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