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Gli aerei siriani decollano di nuovo dalla base colpita dagli Usa

All'indomani dell'attacco missilistico, ancora voli in partenza da Shayrat

Gli aerei siriani decollano di nuovo dalla base colpita dagli Usa

Cinquantanove missili Tomahawak, lanciati dalle navi americane e diretti sulla base aerea di Shayrat, in Siria, da dove secondo l'amministrazione Trump sarebbe partito il volo responsabile di un centinaio di vittime a Khan Shaykhun, uccise secondo le accuse dei Paesi occidentali da gas nervini.

Un'operazione lanciata come risposta alla Siria, ma anche come avvertimento a Paesi come la Corea del Nord, sull'intenzione del nuovo presidente americano di non rinunciare a un approccio muscolare se lo ritenesse necessario. Un attacco di cui l'America ha informato i russi circa un'ora e mezza prima, perché nell'area si trovavano circa un centinaio di militari, secondo una ricostruzione pubblicata dal New York Times.

Uno strike che ha reso inutilizzabili diversi aerei da guerra presenti sulla pista, secondo gli osservatori, anche se l'avvertimento arrivato dall'America - a riprova del messaggio più che altro politico che Washington voleva lanciare - potrebbe avere permesso all'aviazione siriana di spostare alcuni mezzi.

Già questa mattina alcuni attacchi aerei sono stati lanciati a partire dalla base di Shayrat, per andare a colpire le aree in mano ai ribelli nella zona di Idlib, milizie ideologicamente vicine alle posizioni jihadiste e in lotta contro il governo di Damasco.

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