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Amnesty International: "Miliziani palestinesi criminali di guerra"

Duro rapporto dell'ong: "Durante gli scontri Hamas e le altre sigle combattenti lanciarono attacchi indiscriminati e fuori da ogni legge internazionale"

Un militante delle Brigate al-Quds palestinesi
Un militante delle Brigate al-Quds palestinesi

I miliziani palestinesi sarebbero responsabili di crimini di guerra, accusa Amnesty International.

Nell'ultimo report, pubblicato ieri, l'agenzia non governativa per i diritti umani con sede a Londra prende in esame gli attacchi lanciati da Hamas contro Israele con mortai e razzi. Attacchi "letali e illegali" secondo le leggi di guerra; attacchi che hanno provocato vittime civili su entrambi i fronti, tra gli israeliani come tra i palestinesi. Secondo il report, i miliziani palestinesi avrebbero mostrato un "evidente disprezzo" per le vite dei civili durante il conflitto di quest'estate tra Israele e i palestinesi della Striscia di Gaza, protrattosi dall'8 luglio al 26 agosto.

I dati riportati da Amnesty - che Hamas accusa di inaccuratezze e falsità - avrebbero causato la morte di sei civili in Israele e di 13 palestinesi. Nel corso dei cinquanta giorni del conflitto, secondo le Nazioni Unite, sono morti 2189 palestinesi, di cui poco meno di 1500 civili e 73 israeliani, di cui sei erano civili.

Nelle sei settimane di scontri, da Gaza sono stati sparati 4800 razzi e 1700 colpi di mortaio: le aree abitate da civili israeliani, si calcola, sarebbero state colpite da circa 224 proiettili. Secondo l'accusa di Amnesty, i razzi esplosi da Hamas e dalle altre formazioni combattenti non dispongono di un sistema che ne guidi la traiettoria verso obiettivi specifici. Possono colpire fino a un raggio di 160 chilometri, rendendo virtualmente vulnerabile la gran parte dei cittadini israeliani.

Nonostante la stessa Amnesty International abbia denunciato le presunte ripetute violazioni delle leggi internazionali di guerra da parte di Israele, "per devastante che sia l'impatto degli attacchi israeliani ai civili palestinesi, le violazioni delle leggi di guerra da una parte non possono mai giustificare altre violazioni dall'altra parte".

Inoltre l'ong punta il dito contro la pratica di Hamas di immagazzinare i razzi all'interno di infrastrutture civili, incluse scuole delle Nazioni Unite: un'altra, clamorosa, violazione di ogni norma internazionale.

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