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Amri in contatto con un informatore: "A Napoli comprerò un AK-47"

Anis Amri parlava con un informatore della polizia tedesca. Lo aveva informato che avrebbe comprato un kalashnikov a Napoli per compiere una strage

Amri in contatto con un informatore: "A Napoli comprerò un AK-47"

Anis Amri sosteneva di potersi procurare senza problemi un kalashnikov a Napoli. Questa una delle informazioni contenute nel rapporto di 18 pagine riguardante "la persona di Anis Amri" che la BKA, la polizia federale tedesca, ha inviato venerdì alle autorità federali e statali del Paese, nonché alla procura federale.

Il rapporto, anticipato oggi dalla Süddeutsche Zeitung, racconta come il tunisino che ha lanciato il 19 dicembre scorso a piena velocità il proprio camion sulla folla riunita attorno alle bancarelle del mercatino di Natale nel centro di Berlino fosse seguito da un informatore. Il rapporto contiene informazioni sull'uomo che "dava l'impressione - si legge sul quotidiano tedesco - di voler combattere assolutamente per la propria fede". Amri avrebbe anche detto ad un certo punto di volersi procurare kalashnikov a Parigi per poi compiere attacchi terroristici in Germania. L'informatore con cui il sospetto si incontrava sosteneva con lui di voler partire per la Siria o l'Iraq. "Con lui - si legge sul quotidiano tedesco - parlava di jihad". Ciò che Amri non sapeva è che l'interlocutore non era un islamista né aveva alcuna intenzione di partire per la Siria. Era un informatore.

Secondo il quotidiano Die Welt, poi, Amri era uno spacciatore ma anche un consumatore abituale di ecstasy e cocaina e potrebbe avere compiuto la strage al mercatino di Natale sotto l'effetto di droghe. Nella relazione dei servizi di intelligence si legge chiaramente che già nel suo paese d'origine il 24enne era conosciuto per reati di droga.

Nel rapporto degli 007 tedeschi si esaminano anche gli spostamenti dell'uomo nei giorni che hanno preceduto il 19 dicembre: "Amri era a Berlino già da diversi giorni prima dell'attacco, mentre nei mesi precedenti aveva viaggiato spesso dal Nord Reno-Westfalia al Belgio".

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