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Austria, per i richiedenti asilo "priorità speciale" in ospedale

Ammissione dell'autorità sanitaria di Vienna: i profughi vengono fatti passare avanti "per via dei problemi con gli interpreti". Furiosi i pazienti austriaci

Austria, per i richiedenti asilo "priorità speciale" in ospedale

I richiedenti asilo venivano "sistematicamente fatti passare avanti" nelle liste d'attesa per le visite mediche in ospedale.

È successo in Austria, per esplicita ammissione dell'autorità sanitaria: "I richiedenti asilo hanno effettivamente ottenuto un canale prioritario per via dei problemi con gli interpreti", hanno spiegato dal Krankenstaltenverbundes - l'organismo che a Vienna gestisce una dozzina di ospedale.

La decisione delle autorità sanitarie, però, ha fatto inferocire le decine di pazienti, austriaci e non, in fila con l'influenza che si sono visti sorpassare dai profughi. I richiedenti asilo, infatti, devono essere sottoposti a visita medica come parte del processo di registrazione: l'altissimo numero di ingressi (l'Austria nel 2015 ha accolto infatti novantamila migranti) ha messo a dura prova la capacità del sistema sanitario nazionale.

Gli stessi medici sono sotto stress: basti pensare che a settembre - nel mezzo dell'emergenza, quando le televisioni mostravano le immagini dei viennesi che accompagnavano i migranti in macchina lungo l'autostrada - i medici offertisi volontari per curare i richiedenti asilo erano cinquencento.

Oggi, il numero è precipitato a meno di duecento.

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