Mondo

Bambina muore in piscina, risucchiata dalla pompa

Una dodicenne russa è stata risucchiata dalla pompa della piscina di un albergo in Turchia. Rimasta sott'acqua per 15 minuti, è stata soccorsa ma è morta 11 giorni dopo

Bambina muore in piscina, risucchiata dalla pompa

Una vacanza è uno spaccato di vita gioioso, rilassante e pieno di divertimento, ma così non è stato per una bambina russa di 12 anni e per i suoi genitori che hanno visto la propria figlia spegnersi in pochi giorni, a seguito di un incidente avvenuto nella piscina dell'albergo dove alloggiavano, in Turchia.

Era il 18 agosto scorso e Alisa Adamova, originaria di San Pietroburgo, aveva deciso di fare un tuffo in piscina attraverso lo scivolo. Qualcosa purtroppo è andato storto e sia la mano che il braccio sono stati risucchiati dalla pompa: per quasi 15 minuti la giovane è rimasta sott'acqua mentre il padre Andris e altri sette turisti cercavano di liberarla.

Secondo alcuni ospiti del Sunhill Hotel, albergo situato nella località di Bodrum, il personale non sarebbe riuscito a spegnere immediatamente la pompa a causa dell'impossibilità di trovare l'interruttore corrispondente. Inoltre, sempre stando alla testimonianza di alcuni turisti, non vi sarebbero stati bagnini in servizio.

Alisa è stata portata in salvo con un pezzo della pompa della piscina ancora attaccato al braccio. Subito dopo, gli ospiti dell'hotel avrebbero chiamato l'ambulanza e praticato la respirazione bocca a bocca in attesa dell'arrivo dei paramedici che, giunti sul posto, sarebbero riusciti a rianimarla. Purtroppo però gli sforzi non sono stati sufficienti: 11 giorni dopo, la bambina è purtroppo deceduta.

Tomasz Grushalski, un turista polacco, ha dichiarato: "Abbiamo freneticamente chiamato il personale dell'hotel per spegnere la pompa, ma nessuno del personale è venuto in aiuto. Il braccio destro di Alisa era bloccato nel tubo, intrappolandola sott'acqua. Ci sono voluti dieci minuti per spegnere la pompa e in seguito era ancora impossibile farla uscire". Inoltre, lo stesso Grushalski ha sconsigliato ad altri turisti di prenotare nell'albergo per l'incompetenza del personale che in questa vicenda ha cercato di incolpare la madre.

Proprio quest'ultima, Natalya Adamova, ha riferito all'agenzia stampa Fontanka: "Suo padre si è tuffato e ha visto nostra figlia bloccata sott'acqua. Ha provato a tirarla fuori ma la sua mano è stata risucchiata molto forte nel tubo della pompa. Ha chiesto aiuto. Gli altri ospiti si sono affrettati per prestare aiuto. Ma anche dopo che i lavoratori dell'albergo hanno spento la pompa, non sono riusciti a liberare la mano. Quindi lui e altri sette ospiti hanno rotto la pompa e tirato fuori Alisa con un pezzo di pompa sul braccio. I medici russi sono volati in Turchia per aiutare i medici locali a cercare di salvare Alisa." Poi, Natalya ha concluso ringraziando sia il popolo turco che quello russo per il supporto ricevuto.

Ora la polizia sta esaminando il tutto e a tre membri dello staff dell'hotel è stato riferito di non lasciare il Paese.

Commenti