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Boeing fa mea culpa per la tragedia del 737 Max

La compagnia statunitense Boeing ha inviato un comunicato stampa all'Afp nel quale afferma la rilevazione di alcuni errori nel software di volo installato negli aerei 737 Max

Boeing fa mea culpa per la tragedia del 737 Max

È arrivata la confessione da parte della compagnia americana Boeing sui difetti del software installato sugli aerei di nuova generazione Boeing 737 Max.

L'azienda produttrice di aeroplani ha riconosciuto per la prima volta dei problemi tecnici collegati al sistema anti-stallo (Mcas), appositamente sviluppato sugli aerei Max, come quello presente negli aerei coinvolti negli ultimi due incidenti aerei che hanno causato la morte di 346 persone.

“Boeing ha apportato correzioni al software di simulazione di volo del 737 Max e ha fornito ulteriori informazioni agli operatori aerei per garantire che l'esperienza nel simulatore sia rappresentativa delle diverse condizioni di volo”, ha affermato la società statunitense in un comunicato stampa inviato all’Agenzia France Presse (Afp).

Come riporta l’agenzia di stampa francese, Boeing non ha dato ulteriori dettagli riguardanti la data di effettiva identificazione del errore nel software di volo, né se avesse comunicato il disguido rilevato alle compagnie di volo operanti sul vettore 737 Max.

Boeing ha comunque sia dichiarato che nei test eseguiti nelle ultime settimane, le simulazioni non sono state in grado di riprodurre tutte le condizioni di volo, lasciando in tal modo un’ombra sulle operazioni in cabina di pilotaggio negli ultimi minuti precedenti la tragedia del volo Boeing 737 Max 8 della compagnia di linea etiope, Ethiopean Airlines, schiantatosi sopra i tetti delle case di Addis Abeba.

Il costruttore di aerei ha voluto rassicurare i suoi clienti, annunciando l’introduzione di alcune modifiche che miglioreranno la formazione dei piloti. Stiamo lavorando “a stretto contatto con i produttori di sistemi e gli enti regolatori su queste modifiche e miglioramenti per garantire che la formazione (dei piloti) da parte delle (aziende) clienti non venga interrotta".

L’anomalia individuata nel software anti-stallo ha obbligato l’azienda Boeing ad ammettere un difetto nella progettazione dell'apparecchiatura 737 Max, dopo aver sostenuto che gli incidenti aerei avvenuti negli ultimi mesi non potevano essere collegati a un problema di fabbrica dei vettori, ma forse più a errori umani dei piloti.

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