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Brexit, Corbyn: "Serve referendum sul no deal. E schiera il Labour per il Remain"

Il leader del Labour, Jeremy Corbyn, ha sciolto le riserve e per la prima volta ha chiesto un secondo referendum sull’uscita del Regno Unito dalla Ue con o senza accordo

Brexit, Corbyn: "Serve referendum sul no deal. E schiera il Labour per il Remain"

Il leader laburista Jeremy Corbyn esce allo scoperto, chiedendo un referendum su un'eventuale Brexit (ma anche No Deal) decisa dal Partito conservatore. Corbym, dunque, vuole rimettere la decisione finale nelle mani degli elettori. Per la prima volta dichiara che il suo partito farà campagna per il Remain (cioè per restare nell'Ue). La svolta è stata annunciata con una mail diretta ai membri del partito. "Chiunque diventi primo ministro", spiega Corbyn, dovrà sottoporre il suo accordo per l'uscita dall'Ue, o il 'no deal' al "voto dell'opinione pubblica". "In queste circostanze, voglio chiarire che il Labour farà campagna per il Remain sia contro un No Deal che un accordo Tory che non protegga l'economia e i posti di lavoro".

In passato Corbyn era stato criticato per la linea troppo ondivaga. Molti in seno al Labour gli chiedevano una linea più decisa anti Brexit. Ora Corbyn esplicita la propria scelta, anche se non chiarisce pienamente la posizione laburista. Anche perché un referendum, quello del 2016, è stato fatto e Corbyn ha già detto di averne accettato il risultato. Dunque, qual è la linea dei laburisti? pro o contro Brexit?

Nella mail che ha scritto Corbyn sottolinea di aver proposto "un piano di compromesso per unire il paese attorno ad una unione doganale". E spiega: "Continuiamo a credere che questa sia una ragionevole alternativa". Ma in caso di ritorno alle elezioni politiche, da che parte starà il partito laburista? Non è stato chiarito. Sul tema Corbyn ha consultato anche i sindacati. Il Guardian osserva che le Unions non sono favorevoli ad una esplicita posizione anti Brexit in ogni circostanza e ritengono che i laburisti dovrebbero cercare di realizzare l'uscita dall'Ue in caso di vittoria elettorale. Ma ritengono che bisognerà far campagna per il Remain nell'eventualità di un secondo referendum su una Brexit secondo le linee sostenute dal partito conservatore. Sarà questa, dunque, la linea di Corbyn?

Il partito liberaldemocratico, da sempre contrario all'uscita dall'Ue, critica la posizione: "Il Labour è sempre un partito della Brexit", osserva il portavoce liberaldemocratico Tom Brake, secondo il quale "è chiaro" che Corbyn "abbia sempre l'intenzione di negoziare una dannosa Brexit" se andrà al governo.

"L'unica strada per uscire da questo pasticcio - ha aggiunto - è un voto del popolo, con l'opzione di rimanere nell'Ue".

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