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Brasile, torturata e filmata per 4 ore da gang di bulle

Il caso che sconvolge il Brasile: una 14enne legata, picchiata e ferita coi coltelli da quattro coetanee per aver guardato il ragazzo "sbagliato". L'incubo nel video girato dalle aguzzine

Brasile, torturata e filmata  per 4 ore da gang di bulle

Legata, torturata e filmata per quattro ore di fila da una gang di coetanee. Colpevole di aver guardato il ragazzo sbagliato, su cui la banda di ragazzine aveva messo gli occhi, una 14enne ha vissuto un incubo da cui è riuscita a fuggire solo quando le sue aguzzine si sono allontanate per lavarsi le mani. Dal suo sangue. L'ultimo, gravissimo, caso di bullismo al femminile scuote il Sudamerica.

L’episodio che ha sconvolto la città di Trindade nello stato del Goias in Brasile ha suscitato immediatamente un’eco internazionale. Perché è stata un’azione brutale, premeditata e organizzata da un gruppo di giovanissime tra i 13 e i 16 anni. Forse si tratta di un caso che va addirittura oltre il concetto di "semplice" bullismo. Le ragazzine avevano preparato tutto, addirittura una piccola fossa in cui – dicevano – avrebbero seppellito la rivale.

Attirata in casa sua da una del gruppo con la scusa di una festa, la 14enne è stata subito attaccata e linciata dalle quattro amiche. Poi l’hanno legata e gettata in giardino dove le violenze sono continuate per quattro, lunghissime e interminabili ore. A turno l’hanno percossa con dei bastoni e l’hanno colpita, superficialmente, con coltelli, addirittura un piccolo machete. Mentre si avviluppava sulla giovane la spirale di violenza, il branco filmava tutto.

La colpa della ragazza era stata quella di aver guardato con troppa insistenza il ragazzo di un’altra. Che, confidando alle amiche i suoi propositi di vendetta, ha posto in essere il terribile piano. Dopo ore e ore di violenza, la vittima è riuscita a scappare. Lo ha fatto perché le sue aguzzine erano andate a lavarsi, a togliersi di dosso il sangue della loro “nemica”. Insieme alla madre, come spiega La Opinion de Tenerife è andata a denunciare subito l'orrore subito.

Le indagini durano pochissimo. Le ragazze vengono subito identificate e interrogate. Alla polizia, una delle quattro ragazzine confesserà candidamente di esser stata molto seccata dal fatto che la 14enne fosse riuscita a sfuggire al gruppo. E che l’intenzione sarebbe stata anche quella di ucciderla.

Il video delle violenze era stato girato con uno smartphone.

Si vedono chiaramente le ragazze che attaccano con forza e rabbia la vittima, legata e impotente che urla tutto il suo dolore mentre dall'altra parte della videocamera dello smartphone, la gang sghignazza.

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