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Sospeso lo sgombero della "Giungla" Scontri tra polizia e migranti a Calais

Avviata e poi interrotta l'evacuazione della baraccopoli sulle sponde francesi della Manica. I migranti riallocati in container o centri d'accoglienza

Sospeso lo sgombero della "Giungla" Scontri tra polizia e migranti a Calais

È iniziato questa mattina lo sgombero della "Giungla" di Calais, la gigantesca baraccopoli sorta da anni sulle sponde della Manica e costruita dalle migliaia di migranti che ogni giorno tentano disperatamente di passare in Gran Bretagna.

Le autorità francesi hanno avviato la distruzione del campo, dispiegando 55 mezzi e centinaia di uomini. Lo sgombero esegue una disposizione del tribunale amministrativo di Lille, che a propria volta ha recepito l'ordinanza della prefettura per l'evacuazione della parte meridionale dello slum.

Il governo di Parigi ha garantito che ai migranti ospiti della "Giungla" verrà garantita assistenza in container riscaldati e centri d'accoglienza: fonti ufficiali parlano di circa mille persone da riallocare, mentre le ong calcolano che le persone bisognose di una nuova sistemazione saranno almeno 3400.

Ai migranti è stato ordinato di lasciare ordinatamente la struttura, o gli agenti saranno costretti ad impiegare la forza. Nel pomeriggio la polizia francese in accesso antisommossa è intervenuta con gas lacrimogeni dopo che i migranti avevano bersagliato gli agenti con una fitta sassaiola. Tre baracche sono inoltre state incendiate.

Gli sconti con i migranti e gli attivisti no-border hanno portato in serata le autorità a interrompere lo sgombero.

Pentole e pietre sono state lanciate contro gli agenti della polizia, che proteggevano gli operai chiamati a smontare le baracche.

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