Chiude Guantanamo: ferma decisione di Obama

La chiusura del carcere di Guantanamo è stata una dei punti cardine della campagna elettorale di Barack Obama. Il Presidente degli Stati Uniti ancor prima di insediarsi alla Casa Bianca aveva dichiarato che in caso di sua elezione avrebbe chiuso il centro di detenzione.

Poi i due mandati. E i progetti riguardo al penitenziario sono rimasti congelati: l'attenzione è andata a spostarsi su altre questioni e così ciò che l'opinione pubblica s'immaginava era che Obama avrebbe terminato la Presidenza lasciando Guantanamo così com'è: reticolati, tute arancioni e torrette).

E' di domenica però la notizia in cui nessuno più confidava (o per lo meno non credeva sarebbe stata realizzata); il capo di gabinetto del Presidente Obama, Denis McDonough, in un'intervista alla FoxNews ha dichiarato: ''Il Presidente sente come un obbligo nei confronti dei suoi successori di chiudere Guantanamo ed è per questo che ci accingiamo a farlo'' e poi, incalzato dalle domande, ''E' sicuro che lo faremo, il Presidente ha detto che presenterà un piano al Congresso, per lavorare con lui; poi prenderemo la risoluzione finale''.

Il capo di gabinetto non ha voluto specificare se il Presidente userà i suoi poteri esecutivi per evitare l'eventuale freno del Congresso. Si è limitato a confermare che il centro verrà chiuso.

Ad oggi il carcere accoglie 104 prigionieri sospettati di terrorismo e alcuni sono detenuti da quindici anni. La struttura di detenzione venne inaugurata ufficialmente nel 2002 all'interno della base navale americana. Fu l'amministrazione Bush ad aprire il carcere di massima sicurezza dopo gli attentati dell'11 settembre con la finalità di rinchiudere i prigionieri afghani legati ad Al Qaeda. Con gli anni è diventato il carcere per antonomasia, il luogo della reclusione dei terroristi islamici a livello globale.

E la struttura è stata, ed è tuttora, al centro di costanti polemiche per quel che concerne la violazione dei diritti umani.