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Cina: sparito nel nulla il capo di Fosun, proprietario di Club Med

Guao Guangchang, 48 anni, noto come il "Warren Buffett cinese", è scomparso. I dirigenti della sua azienda, la Fosun International, non hanno più sue notizie. Potrebbe essere stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta sulla corruzione

Cina: sparito nel nulla il capo di Fosun, proprietario di Club Med

Guo Guanchang, 48 anni, presidente e ad di Fosun International, uno dei maggiori gruppi privati cinesi che controlla, tra gli altri, la francese Club Med, è scomparso. Le azioni delle società da lui controllate sono state sospese a Hong Kong e a Shanghai. A riportare la notizia che si sono perse le tracce del tycoon cinese è stata la rivista online Caixin, alimentando le speculazioni secondo cui l'imprenditore potrebbe essere stato prelevato per essere interrogato nell'ambito di un nuovo giro di vite di Pechino contro la corruzione. Fosun ha chiesto la sospensione sottolineando che avrebbe diffuso un comunicato con informazioni definite previlegiate. Un portavoce Fosun di Hong Kong ha riferito che la società sta operando in modo normale e non ha voluto commentare la notizia in merito alla sorte di Guo.

Il miliardario cinese all'inizio di quest'anno aveva le mani sulla catena di resort Club Med. In totale Fosun ha speso più di 30 miliardi di dollari per acquisizioni estere e alla fine di giugno 2015 aveva un attivo totale del valore di 55 miliardi di dollari. Dopo la notizia delle sparizione la azioni di Fosun quotate a New York erano scese del 6,6%. Se confermata, la sparizione di Guo sarebbe quella di più alto profilo tra quelle dei dirigenti cinesi scomparsi negli ultimi mesi. Si sono registrate, infatti, altre misteriose sparizioni, dopo l'avvio di una massiccia campagna contro la corruzione che ha preso di mira funzionari di partito, manager d'industria e della finanza.

Il nome di Guangchang era stato fatto durante il processo di Wang Zongnan, numero uno della catena di distribuzione Bailian, condannato a 18 anni di prigione per appropriazione di fondi e corruzione.

Fondata nel 1992 dallo stesso Guo e da un gruppo di suoi compagni di scuola, la Fosun ha la sua base a Shanghai. Partita dal settore farmaceutico col tempo ha diversificato i suoi investimenti nelle assicurazioni, nel turismo, nel commercio al dettaglio e nei media. La compagnia è una delle poche cinesi ad aver investito massicciamente all'estero. Tra l'altro è presente nella proprietà di Forbes, la rivista internazionale di business e finanza. La stessa Forbes ha valutato la sua fortuna in sette miliardi di dollari. Se fosse davvero stato arrestato, Guo sarebbe il primo imprenditore di livello internazionale a cadere nella rete della lotta alla corruzione, che negli ultimi tre anni ha visto finire in galera migliaia di funzionari di tutti i livelli, compreso Zhou Yongkang, ex membro del potentissimo Comitato permanente dell'ufficio politico del Partito comunista, ritenuto fino a pochi mesi fa al di sopra della legge. Lo stesso Guo ha affermato di ritenersi uno "studente" del finanziere americano Buffet.

Il fondatore della Fosun in passato aveva criticato il sistema finanziario cinese, basato sullo strapotere di poche banche pubbliche.

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