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Cina, test in mare per il Gruppo da Battaglia della portaerei Shandong

Il secondo vettore della Cina dovrebbe essere dichiarato pronto per le operazioni entro il 1° ottobre dell’anno prossimo. Nuova isola sulla Liaoning

Cina, test in mare per il Gruppo da Battaglia della portaerei Shandong

La portaerei cinese Shandong Tipo 001A (CV-17) da 65.000 tonnellate ha lasciato poche ore fa il cantiere navale di Dalian, nella provincia nordorientale di Liaoning. Il secondo vettore della Cina, interamente costruito in patria, si ricongiungerà nel Mar Giallo con il suo Gruppo da Battaglia prima di iniziare i test in mare che potrebbero durare dagli otto ai dodici mesi. Il Gruppo da Battaglia della portaerei Shandong dovrebbe essere dichiarato pronto per le operazioni entro il 1° ottobre dell’anno prossimo, per il 70° anniversario dell’istituzione della Repubblica Popolare Cinese.

Entro il 2030 saranno quattro le portaerei in servizio con la Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione. Per il 2049, la Cina stima una forza attiva di dieci portaerei, sette delle quali a propulsione nucleare

La prima portaerei della Cina: Liaoning (CV-16)

La portaerei Liaoning è il secondo vettore della classe Admiral Kuznetsov che risale all’era sovietica. Anche se la sua capacità complessiva è ostacolata dalla sua centrale elettrica relativamente inefficiente e dal sistema di lancio (ski-jump a differenza delle catapulte a vapore), il vettore rappresenta un passo importante nel promuovere la capacità di proiezione globale della Cina. Entrata ufficialmente in servizio con l’Esercito Popolare di Liberazione il 16 novembre del 2016, la portaerei da 60mila tonnellate acquistata dall’Ucraina nel 1998 è stata totalmente rivista e modernizzata. L’autonomia della Liaoning è stimata in 45 giorni di navigazione, pari a settemila chilometri al massimo della velocità consentita, circa 32 nodi (secondo la stima del Pentagono non dovrebbe superare i venti). La portaerei Liaoning ha ricevuto la medesima “isola” laterale della Shandong Tipo 001A. La Marina Militare cinese conferma un gruppo di volo standard formato da venti caccia imbarcati Shenyang J-15 e dodici piattaforme a rotore Changhe Z-18J (AEW) e Z-18F (ASW). Le limitazioni fisiche ed operative della Liaoning indicano che potrebbe essere più adatta per svolgere missioni regionali, ma rappresenta un simbolo. Per raggiungere un livello di operazioni globali paragonabile a quella della Marina americana, la Cina avrà bisogno di decenni di esperienza. Dallo scorso maggio, la Liaoning è stata attraccata a Dalian da maggio per interventi di manutenzione.

Gruppo da Battaglia della portaerei Liaoning

Il primo Gruppo da Battaglia della portaerei cinese Liaoning ha raggiunto la capacità operativa iniziale il 31 maggio scorso. Il Gruppo da Battaglia è attualmente strutturato su un cacciatorpediniere lanciamissili classe Luyang III Tipo 052D, tre cacciatorpediniere classe Luyang II Tipo 052C e due fregate classe Jiangkai II Tipo 056A. Al Gruppo da Battaglia della Liaoning si unirà anche un cacciatorpediniere lanciamissili Tipo 055.

La seconda portaerei cinese: Shandong Tipo 001A (CV-17)

Ufficialmente presentata il 23 aprile dello scorso anno durante le cerimonie per il 68esimo anniversario della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione, la portaerei cinese Shandong è stata realizzata nel cantiere di Dailian, nel nord della Cina. Il secondo vettore Tipo 001A (CV-17) è stato interamente costruito in Cina ottimizzando il disegno della Liaoning. Il viaggio inaugurale si è svolto nel Mar di Bohai il 13 maggio scorso. I test in mare inizieranno nelle prossime ore con una durata stimata di dodici mesi. Il primo pattugliamento operativo è previsto per la fine del 2019 e l’inizio del 2020. La Shandong ha un dislocamento di 65mila tonnellate ed un sistema di alimentazione convenzionale (caldaie a gasolio e turbine a vapore) con un’autonomia di settemila chilometri a 32 nodi. La Shandong trasporterà fino a 24 caccia Shenyang J-15 che decolleranno dal medesimo ponte STOBAR della Liaoning appartenente alla classe Admiral Kuznetsov. Sebbene efficace, il lancio STOBAR non è paragonabile al CATOBAR o Catapult Assisted Take Off But Arrested Recovery, decollo assistito da catapulta ma recupero arrestato presente sulle Nimitz statunitensi. Un vettore CATOBAR è in grado di lanciare velivoli dotati di maggior carburante e carico utile. I principali sistemi come la propulsione, l’elettronica e l’armamento sono stati realizzati in Cina. Il vettore è equipaggiato con quattro batterie di difesa HQ-10. Una delle principali differenze tra le portaerei Liaoning e Shandong è il design a misura di uomo: il secondo vettore presenta ambienti più confortevoli e moderni per il personale imbarcato. La portaerei Liaoning è stata progettata per testare l’affidabilità e la compatibilità dei sistemi indigeni e per la formazione del personale.

Il secondo vettore sarà a tutti gli effetti una piattaforma da battaglia che contribuirà alla difesa degli interessi nazionali.

La terza portaerei cinese: Tipo 002 (CV-18)

Lo scafo del terzo vettore Tipo 002 (CV-18) è attualmente in costruzione nei cantieri di Jiangnan Changxingdao nell’area di Shanghai: sarà completato per il 2020. Il vettore dovrebbe avere un dislocamento da 80 mila tonnellate, il doppio della Charles de Gaulle da 42,500 tonnellate e 15 mila tonnellate in più delle classi Queen Elizabeth ed Admiral Kuznetsov. La CV-18 sarà configurata per ospitare le catapulte a vapore ed elettromagnetiche. Presso la Huangdicun Airbase i cinesi continuano a testare le piattaforme J-15 sia sulle catapulte a vapore che su quelle elettromagnetiche. Sono gli stessi analisti cinesi sulle agenzie di stampa del paese a giustificare l’esigenza di una terza portaerei per garantire i pattugliamenti armati a lungo raggio e per le missioni umanitarie. La Cina ha già confermato che il terzo vettore Tipo 002 avrà una propulsione convenzionale.

L’importanza della tecnologia elettromagnetica

Le catapulte convenzionali sfruttano la pressione del vapore per lanciare il gruppo aereo imbarcato sulle portaerei. Per raggiungere l’efficienza energetica e concentrare la pressione ottimale per lanciare in sicurezza un velivolo, è necessario del tempo che limita inevitabilmente i tassi di sortita. Solitamente, una catapulta convenzionale necessita di 610 kg di vapore per lanciare un velivolo.

I lanciatori EMALS

L’Electro-Magnetic Aircraft Launch System sfrutta la forza elettromagnetica combinata alla spinta dei motori dell’aereo ed alla velocità del vento. Sulla catapulta elettromagnetica non è necessaria alcuna riconfigurazione, diversamente da quanto avviene oggi per quelle a vapore che presentano dei limiti in base alla massa dei velivoli lanciati. Il sistema di lancio elettromagnetico consente flessibilità d’impiego per una varietà di piattaforme che possono decollare dal vettore a pieno carico. L’uso di una forza più costante e regolabile, infine, riduce lo stress sulla struttura degli aeromobili, poiché l’energia cinetica del velivolo in atterraggio è controllata da un motore elettrico. Nella tecnologia elettromagnetica i quattro alternatori sviluppano il 29 per cento in più di energia, circa 121 megajoule, rispetto ai 95 megajoule della catapulta a vapore. I lanciatori EMALS e l’Advanced Arresting Gear sono stati sviluppati dagli Stati Uniti per le nuove portaerei classe Gerald R. Ford.

Advanced Arresting Gear

L’Advanced Arresting Gear sostituirà l’attuale sistema di arresto idraulico utilizzato sulle portaerei degli Stati Uniti. Il sistema AAG è stato progettato per una più ampia gamma di velivoli tra cui gli UCAV. Il sistema elettrico prevede la decelerazione degli aeromobili durante le operazioni di recupero sulle portaerei, fornendo margini di affidabilità e sicurezza superiori rispetto agli attuali asset convenzionali. L’Advanced Arresting Gear utilizza semplici turbine ad assorbimento di energia accoppiate ad un motore a induzione per controllare con precisone le forze di arresto.

La quarta portaerei cinese: Tipo 003 (CV-19)

Sarà il primo vettore cinese a propulsione nucleare

Entro il 2025 la Cina dovrebbe essere mettere in produzione la sua quarta portaerei Tipo 003 da centomila tonnellate. Sarà il primo vettore cinese a propulsione nucleare ed equipaggiato con catapulte elettromagnetiche. Fin dal 2013, le China Shipbuilding Industry hanno avviato gli studi per la propulsione nucleare sui vettori sfruttando il know-how acquisito con i sottomarini classe Han. L’energia nucleare conferisce al vettore la capacità di navigare per mesi senza i vincoli di logistica ed approvvigionamento del combustibile. Un vettore a propulsione nucleare sarebbe in grado di proiettare la potenza cinese al di là delle proprie acque territoriali, garantendo flessibilità senza precedenti. Il primo pattugliamento operativo è previsto per il 2030. Quando entrerà in servizio, l’unità Tipo 003 della Cina sarà la più grande nave da guerra non americana al mondo. Nel disegno concettuale svelato dalla China Shipbuilding Industry Corporation lo scorso marzo, il vettore imbarca caccia J-15 Shenyang e J-31 Shenyang, il Sistema Aviotrasportato di Preallarme e di Controllo KJ-600, piattaforme a rotore Changhe Z-18J (AEW), Z-18F (ASW) e droni da combattimento a bassa osservabilità.

Attualmente solo i vettori delle classi Nimitz e Ford della Marina statunitense e la portaerei della Marina francese Charles de Gaulle sono configurate con le catapulte per lanciare gli aerei. Tutte le altre marine del mondo che possiedono portaerei utilizzano lo ski-jump.

Cina, cacciatorpediniere lanciamissili Tipo 055

La Cina ha completato le prime quattro cacciatorpediniere lanciamissili della nuova classe Tipo 055 ognuna delle quali armata con due griglie da 122 missili a corto, medio e lungo raggio su lanciatori verticali modulari. E’ la medesima dotazione degli incrociatori lanciamissili classe Ticonderoga della Marina Militare Usa, ma il doppio delle più grandi cacciatorpediniere cinesi attualmente in servizio della classe Luyang III. L’armamento della classe Tipo 055 supera qualsiasi altra nave da guerra di superfice nella regione del Pacifico. Pechino ripone molta fiducia nella classe Tipo 055/055A destinata a diventare la principale unità di superficie primaria della Marina cinese nel XXI° secolo. Il programma Tipo 055 trae ispirazione dalla dottrina della letalità distribuita della US Navy.

Il game changer di Pechino

I lavori sulla capofila della classe Tipo 055 (denominazione Nato Renhai ) lunga 180 metri, larga oltre venti e con un'autonomia di tredicimila km, sono iniziati alla fine del 2014 (primo modello presentato nel 2009). Ha un dislocamento di 12000/14000 tonnellate circa a pieno carico, quasi il doppio della classe Luyang III che andrà gradualmente a sostituire. Realizzata con precisi accorgimenti tecnici per ridurre la firma termica ed elettromagnetica, la Tipo 055-101 è una nave da guerra moderna e multifunzionale dotata di quattro radar AESA a doppia banda Tipo 346X posizionati attorno alla sovrastruttura per una copertura a 360 gradi fino a 600 km di distanza. Il sistema può tracciare centinaia di obiettivi, tra cui missili balistici e da crociera, satelliti, aerei e navi da guerra. L'armamento primario è composto da sistemi di lancio verticale per ordigni tattici e strategici su due griglie da 122 celle. Tra i sistemi d’arma trasportati, missili antinave YJ-18, a medio raggio HQ-16, terra aria HQ-9 a lungo raggio, da crociera CJ- 1000 e di difesa aerea a raggio intermedio DK-10A (a sua volta basato sul PL-12). Grazie alla natura modulare dei VLS cinesi, le unità Tipo 055 potranno ricevere in futuro anche gli asset attualmente in sviluppo come i missili ipersonici, SAM a due stadi, missili anti-satellite ed anti-balistici. L'hangar coperto a poppa della nave può ospitare due elicotteri Z-18 e piattaforme a pilotaggio remoto con decollo ed atterraggio verticale. La flotta Tipo 055 è armata con un cannone H / PJ-130 da 130 millimetri che abbiamo già visto nella flotta Tipo 052D e batterie CIWS H / PJ-11 da 30 mm. Probabile l'implementazione con i sistemi FL-3000N. La capofila della classe Tipo 055 ha lasciato il cantiere di Jiangnan (elettronica ed addestramento di base dell'equipaggio) per unirsi alla portaerei Shandong. Le tre navi gemelle entreranno probabilmente in servizio il prossimo anno. Le prime due unità sono state realizzata dalla Changxing Jiangnan Shipyards di Shanghai, appartenente alla China State Shipbuilding Corporation. Il terzo ed il quarto vettore sono stati costruiti nel cantiere di Dalian. Secondo i dati ufficiali della Marina cinese, la classe Tipo 055 sarà formata da otto unità (tutte sotto contratto) realizzate nei cantieri di Changxing Jiangnan e Dalian, nella provincia del Liaoning. I lavori sul secondo lotto Tipo 055 dovrebbero iniziare entro il 2020.

La componente VLS nel Pacifico

Il Pentagono classifica le dimensioni della classe Tipo 055 alla stregua degli incrociatori pesanti statunitensi della Seconda Guerra Mondiale. La classe Renhai è superiore per potenza e dimensioni a qualsiasi cacciatorpediniere della Marina indiana attualmente in costruzione (almeno duemila tonnellate più leggere delle cinesi e con meno della metà dei missili). Le cacciatorpediniere classe Arleigh Burke spostano 9800 tonnellate e sono armate in via primaria con 96 celle VLS.

Le cacciatorpediniere lanciamissili giapponesi classe Kongo ed Atago hanno un dislocamento di circa 9500/10000 tonnellate e dispongono di 96 batterie VLS. Tra le navi Aegis attualmente in servizio e simili per dimensione ed armamento alla classe Renhai della Cina, troviamo le americane Ticonderoga con dislocamento da 9600 tonnellate e 122 celle VLS e le tre cacciatorpediniere classe Sejong the Great della Marina sudcoreana, undicimila tonnellate e 128 VLS. L'incrociatore lanciamissili Varyag, carrier-killer della classe Slava da 11.500 tonnellate, la più grande nave della flotta del Pacifico di Mosca, trasporta 120 missili su pozzetti verticali. Esclusa la classe Tipo 055, la Cina dispone complessivamente di 1500 batterie di lancio verticali su 39 unità moderne tra cacciatorpediniere ed incrociatori. La Flotta del Pacifico degli Stati Uniti, composta da 36 cacciatorpediniere Arleigh Burke e dodici incrociatori Ticonderoga schiera cinquemila VLS. Il Giappone, infine, schiera una componente VLS di mille lanciatori su 19 cacciatorpediniere.

Cina, cacciatorpediniere lanciamissili Tipo 055A

Le quaranta navi della classe Tipo 055/055A saranno le principali unità di superficie della Cina nel XXI° secolo

Il modello Tipo 055A, ancora in fase progettuale, è concepito per ospitare una propulsione elettrica integrata in grado di generare abbastanza potenza da alimentare i sistemi d’arma ad energia diretta. Per il modello Tipo 055A si prevede una flotta di trentadue navi. La flotta Tipo 055A dovrebbe essere equipaggiata con il sistema Integrated Electric Propulsion System (IEPS) ed armata con cannoni elettromagnetici in grado di sparare proiettili conduttivi al tungsteno (la medesima tecnologia ancora in via di sviluppo per la classe Zumwalt americana). I proiettili al tungsteno raggiungono il bersaglio con una velocità pari a sette volte quella del suono per una potenza superiore (ad un costo nettamente inferiore) ad un missile Tomahawk. La prima unità Tipo 055A dovrebbe entrare in produzione tra il 2020 ed il 2021 con entrata in servizio idealmente fissata al 2025. A prescindere dalle capacità multi-missione della flotta Tipo 055/055A, queste navi (insieme ai sottomarini d'attacco di nuova generazione Tipo 095) sono state costruite per essere il fulcro dei Gruppi da Battaglia delle portaerei cinesi, agendo in un ruolo simile a quello dell'incrociatore di classe Ticonderoga. Sostanzialmente un hub di comando e controllo per le operazioni anti-aeree del Gruppo da Battaglia. Navi e vettori garantiranno una presenza persistente nel Mar Cinese Meridionale, nello Stretto di Taiwan, nell'Oceano Indiano e nel Mar Cinese Orientale: zone in cui le questioni territoriali sono al primo posto. Insieme rappresentano il fulcro della nuova ed aggressiva strategia navale di proiezione della Cina.

Il cannone elettromagnetico della Cina

Lo scorso febbraio le foto del prototipo del primo cannone elettromagnetico della Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione sono state pubblicate sui social media cinesi, i medesimi che negli anni hanno diffuso i principali dimostratori tecnologici militari di Pechino. Il cantiere navale di Wuchang, nella provincia di Hubei, è uno dei principali centri per la sperimentazione dei nuovi sistemi d’arma della Marina cinese. Il cannone elettromagnetico è stato installato a prua della Haiyang Shan 936, quarta unità per operazioni anfibie della classe Tipo 072III (designazione Nato Yuting-II ). In servizio per tre decenni con la flotta del Mare del Sud, la Haiyang Shan è stata scelta dalla People's Liberation Army Navy per la sua capacità di carico di 500 tonnellate. E’ uno spazio sufficiente per ospitare i generatore di potenza ad impulso necessari per il funzionamento dell’intero asset elettromagnetico. I test di fuoco si dovrebbero svolgere nel Mar Cinese orientale. Fin dagli anni ’80, la Cina è al lavoro sulla tecnologia elettromagnetica (anche in chiave Emals per le portaerei). Recentemente Pechino ha affermato di aver compiuto enormi progressi nei cannoni a rotaia, riuscendo ad installare l’intero equipaggiamento periferico su una nave da guerra. Nessun'altra arma esistente o sistema pianificato conosciuto corrisponde alle dimensioni del cannone e della sua canna. Sebbene non vi sia una conferma ufficiale dal governo cinese, la configurazione complessiva dell'infrastruttura temporanea installata sulla Haiyang Shan sembrerebbe non lasciare dubbi sull’esistenza del cannone elettromagnetico. Le foto diffuse sui social cinesi rappresentano un duro colpo per le stime del Pentagono che sottostimavano le reali capacità della Cina nella ricerca e sviluppo delle armi avanzate.

La tecnologia elettromagnetica

La tecnologia railgun utilizza una forza elettromagnetica conosciuta come la Forza di Lorentz, per accelerare rapidamente un proiettile tra due rotaie conduttrici. I cannoni elettromagnetici sparano proiettili conduttivi al tungsteno ad una velocità di 2,4 km al secondo. Il bersaglio è colpito con una potenza cinetica pari a sette volte la velocità del suono, per un grado distruttivo superiore ad un missile Tomahawk (ad un costo nettamente inferiore, circa mille dollari a proiettile). Tale tecnologia consentirebbe una rapida acquisizione dei bersagli su distanze maggiori rispetto ai cannoni tradizionali. L’assenza di cariche propulsive sui proiettili inerti (senza polvere da sparo) al tungsteno, infine, libererebbe spazio sulle unità, rendendo il railgun più economico e sicuro delle controparti attuali.

Il cannone a rotaia della US Navy

Per dimensioni e forma, il prototipo cinese è molto simile al cannone a rotaia sviluppato per l'Office of Naval Research della Marina degli Stati Uniti. In via di sviluppo dal 2005, la tecnologia elettromagnetica era stata progettata per entrare in servizio con la classe Zumwalt, l’unica in grado produrre abbastanza energia elettrica (78 megawatt di potenza) per i cannoni a rotaia. La Fase II del programma, che prevedeva la conversione del prototipo in sistema d’arma operativo per la flotta, è iniziata nel 2012. Nel 2014 la Marina fissava al 2017 il primo test in mare a bordo della nave USNS Millinocket della classe Spearhead. I test non si svolgeranno mai. Per il 2020 infine, il Pentagono sperava di sviluppare nuovi accumulatori in grado di immagazzinare energia sufficiente e consentire l’installazione dei railgun anche a bordo delle altre navi da guerra della Marina. Lo scorso marzo in un rapporto del Congressional Research Service si legge che "sebbene la Marina negli ultimi anni abbia compiuto notevoli progressi, permangono numerose e significative sfide. Saranno necessari anni per un successo finale non garantito. La transizione dalla fase di Ricerca e Sviluppo all'approvvigionamento può a volte essere un percorso nella valle della morte. L'EMRG (electro magnetic railgun) presenta problemi con il cannone, il proiettile, il sistema di alimentazione elettrica e con l'integrazione dell'arma sulle navi".

Nell’ultima relazione lo Strategic Capabilities Office, che monitora tutte le nuove tecnologie fondamentali in grado di mantenere il vantaggio tecnologico dell'America sul campo di battaglia, conferisce priorità al sistema HVP o hypervelocity projectile in favore del cannone a rotaia. In sintesi, l’HVP prende la tecnologia del programma railgun e la adatta al fuoco dei cannoni da 5 pollici della Marina statunitense. Il proiettile al tungsteno a bassa resistenza raggiunge una velocità di Mach 3 (la metà del railgun) e copre una distanza massima di 35/40 km. Tuttavia ciò rappresenta un notevole miglioramento rispetto alle attuali munizioni (un cannone a rotaia può distruggere un bersaglio a più di 100 km di distanza). Da non sottovalutare, infine, che incrociatori e cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti sono equipaggiati almeno con un cannone Mark 45 da 5 pollici. Ciò significa che la piattaforma di tiro per l'HVP è già in servizio su vasta scala attraverso la forza di superficie della Marina. Dopo un investimento da 500 milioni di dollari e test comunque incoraggianti, la Marina degli Stati Uniti ha abbandonato il progetto. Negli ultimi test e dopo 12 anni di sviluppo, il sistema garantiva un rateo di fuoco di 4,8 colpi al minuto rispetto ai dieci richiesti dal Pentagono. Sebbene ridimensionato, il programma railgun per l’US Army è ancora in via di sviluppo.

I fondi inizialmente destinati all'EMRG dovrebbero essere interamente destinati all'HVP entro il 2019.

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