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Colombia, bruciata viva la candidata sindaco di Suarez

L'auto blindata su cui viaggiava la candidata del partito liberale, insieme alla scorta e a sua madre, è stata crivellata di colpi di mitragliatori e successivamente data alle fiamme

Colombia, bruciata viva la candidata sindaco di Suarez

Massacro in Colombia dove Karina Garcìa, candidata a sindaco di Suarez (nel sud-ovest del Paese) è stata uccisa assieme ad altre cinque persone che viaggiavano con lei.

La candidata del partito liberale viaggiava su un'auto blindata insieme alla scorta e a sua madre, Il veicolo è stato crivellato di colpi di mitragliatori e successivamente data alle fiamme. In un tweet il difensore civico della Colombia - che qualche settimana fa aveva lanciato un allarme per i politici in quell'area del Paese - ha condannato il "massacro perpetrato".

Le autorità colombiane hanno confermato la responsabilità dei dissidenti delle ex Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) nell'omicidio della candidata sindaco di Suarez. L'omicidio plurimo sarebbe opera di un ex guerrigliero capo di una fazione locale dei combattenti che non hanno aderito agli accordi di pace di fine 2016.

In totale, all’interno del veicolo c’erano sette persone. Una di loro è riuscita a salvarsi lanciandosi dall’auto al momento dell’attacco e si è salvata, mentre le altre sono morte.

Il 27 ottobre in Colombia si terranno le elezioni dei leader regionali: sindaci, governatori e legislatori locali. Ma da qualche settimana nel Paese è aumentata - di nuovo - la tensione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata quando il ministro della Difesa della Colombia, Guillermo Botero, ha confermato la morte di almeno 14 dissidenti della ex guerriglia delle Farc a seguito di un bombardamento effettuato nel sud del Paese.

La notizia fa seguito all'annuncio di alcuni comandanti delle disciolte Farc che hanno confermato la volontà di "aprire una nuova fase nella lotta armata".

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