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Il console francese in Turchia vendeva barconi agli immigrati

Scandalo a Bodrum. Il console si difende: "Se non lo avessi fatto io, altri avrebbero venduto l’occorrente per il viaggio". Grande imbarazzo all'Eliseo

Il console francese in Turchia vendeva barconi agli immigrati

Un nuovo scandalo si abbatte sull'Eliseo. Il governo francese, tra non pochi imbarazzi, è stato costretto a sospendere Francoise Olcay, il console onorario nella città portuale turca di Bodrum. Un servizio della tivù France 2 l'aveva sorpresa a vendere barconi e giubbotti salvagenti agli immigrati che erano diretti alle isole greche.

Lo scorso fine settimana, proprio su una spiaggia accanto a Bodrum, venne ritrovato il corpicino senza vita del bimbo di tre anni Aylan al Kurdi. L’immagine del corpo riverso sulla battigia, un pugno nello stomaco all’Europa, ha dato il via alle nuove iniziative di accoglienza della cancelliera Angela Merkel. A imbarazzare maggiormente il governo di Parigi sono state le immagini del video di France 2 (guarda qui) che mostravano chiaramente sul materiale nautico della Olcay la targa ufficiale "Agence Consulaire de France" con tanto di tricolore e il motto "Libertè-Egalitè-Fraternitè". Il tutto accanto a gommoni identici a quelli usati dagli immigrati per le traversate e ritrovati sulla spiaggia di Bodrum. Nel servizio televisivo il reporter di France 2, Franck Genauzeau, fa diverse domande alla Olcay dopo aver fatto con lei un giro nel suo negozio. "Lei è consapevole che questa gente che va a morire con questi oggetti che lei vende?". "Assolutamente", replica la donna che non sa di essere ripresa da una telecamera nascosta. "Lei è console onorario di Francia - insiste il giornalista - e sta alimentando il traffico (di esseri umani, ndr)". La Olcay alza le spalle e risponde "si". Poi aggiunge: "Il sindaco alimenta il traffico, la capitaneria di porto alimenta il traffico, il viceprefetto alimenta il traffico". "In che senso?", chiede Genauzeau. "Che lasciano fare, lasciano passare i migranti".

"Se non lo avessi fatto io - si è difesa la Olcay - altri avrebbero venduto l’occorrente per il viaggio ai disperati". Il console onorario ha anche chiamato in correo le autorità locali turche che, a suo dire, sarebbero coinvolte nel traffico di esseri umani.

Dopo aver sospeso la Olcay, il ministero degli Esteri francese si è affrettato a ricordare che "l’incarico di console onorario è volontario, non retribuito e compatibile con lo svolgimento di altre attovità incluse quelle commerciali".

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