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Corsaro contro Fiano: è bufera. Renzi: "Ora deve dimettersi"

Il deputato del gruppo di Fitto posta una foto dell'autore della proposta di legge contro l'apologia di fascismo: "Porta le sopracciglia così per coprire i segni della circoncisione". La Boldrini: "Parole antisemite"

Corsaro contro Fiano: è bufera. Renzi: "Ora deve dimettersi"

"Che poi, le sopracciglia le porta così per coprire i segni della circoncisione". E sotto la fotografia di Emanuele Fiano, parlamentare del Partito democratico autore della proposta di legge contro l'apologia di fascismo. Autore del post è Massimo Corsaro, deputato del gruppo di Fitto. "Si io sono circonciso ed ebreo - replica l'esponente dem - orgogliosamente". Il Pd è subito sceso in campo per stigmatizzare il post, con il segretario Matteo Renzi che ne chiede immediatamente le dimissioni. "Chi insulta Fiano per la sua religione, insulta ciascuno di noi - ha twittato - Corsaro si dimetta, se sa cos'è la dignità".

Lo scontro si consuma mentre in parlamento si discute della proposta di legge sull'apologia del fascismo. E il post di Corsaro scatena l'ira di tutta la politica. "Esprime il peggio dell'antisemitismo di stampo fascista - tuona Fiano su Twitter - mi dispiace per mio padre e per tutti quelli che per via della circoncisione sono stati torturati, massacrati o uccisi. Mi dispiace che la mia battaglia culturale non sia stata abbastanza forte contro tutti questi. Non mi farete tacere". Il Pd lancia subito l'hashtag #iostoconlele, il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato parla di "razzismo", David Ermini lo accusa di essere "indegno di rappresentare il popolo italiano". E tuttui quanti chiedono le sue dimissioni dal Parlamento. "Le sue parole sono un concentrato di quello strisciante antisemitismo che cerca solo l'occasione propizia per appalesarsi in tutta la sua virulenza - commenta Ermini - se ne vada, la sua presenza è una offesa per la democrazia".

Forti critiche sono state mosse anche dal governo e dalle alte cariche dello Stato. Per il presidente della Camera, Laura Boldrini, si tratta di "vergognose parole a sfondo antisemita tanto più inaccettabili perché dette da un parlamentare".

Per il segretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, "confermano che mai come oggi è indispensabile approvare legge contro apologia del fascismo".

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