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Costretta a fare sesso hard: donna decapita il marito

Costringeva la moglie a continui rapporti sessuali obbligandola a emulare i film hard visti in tv; dopo l'ennesima violenza, la moglie si ribella e lo decapita. È successo in Turchia a una coppia sposata da pochi mesi.

Costretta a fare sesso hard: donna decapita il marito

Stanca delle continue richieste sessuali del marito, ben lontani dall'immaginario tradizionale, una donna di 49 anni ha ucciso il marito, pensionato di 67 anni, decapitandolo; non è la trama di un film dell'orrore ma quanto accaduto nella provincia di Isparta, in Turchia.

Si erano conosciuti lo scorso settembre Gönül S. e Osman T. e, dopo soli tre mesi di frequentazione, avevano già preso l'importante decisione di convolare a nozze nonostante lei fosse giò madre di un bambino avuto da un altro matrimonio e la notevole differenza d'età, ben 18 anni. Dopo soli 20 giorni dallo scambio delle fedi, però, iniziano i primi problemi per i due: la donna, secondo quanto dichiarato dalla stessa durante una testimonianza, sarebbe stata costretta a ripetuti rapporti sessuali, anche tutti i giorni mentre il marito, grande appassionato dei canali televisivi tedeschi dedicati ai film porno, la costringeva a ripetere le scene hot viste e apprezzate in tv.

Quando le scuse escogitate dalla donna per evitare di acconsentire agli incontri di sesso sfrenato hanno iniziato a infastidire l'uomo, Osman è passato alle maniere forti insultando e picchiando la moglie; alla violenza, accaduta il 30 gennaio, ha subito reagito il figlio di lei di 12 anni colpendolo alla testa con un'antenna. Spaventato e credendolo morto, il ragazzino è immediatamente scappato via, rifugiandosi in un'altra stanza della casa. Avvicinatasi per verificare se l'uomo fosse morto, Gönül è stata presa alla sprovvista dal marito che con un colpo secco ha provato a strangolarla stringendole violentemente la gola; la moglie, cintura blu di taekwondo, ha istintivamente spinto l'uomo sul pavimento con il volto rivolto verso il basso e, dopo aver afferrato un coltello, gli ha reciso la testa dalla parte del posteriore del collo.

Per Gönül, attualmente in prigione in attesa del verdetto del tribunale, pende ora l'accusa di omicidio.

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