Coronavirus

Dai pipistrelli ai serpenti: così il virus è arrivato all'uomo

Il virus cinese 2019-nCoV è passato dai pipistrelli ai serpenti, quindi all'uomo. Registrati 616 casi, salgono a 25 i morti. Le città vengono messe in quarantena

Dai pipistrelli ai serpenti: così il virus è arrivato all'uomo

Dai pipistrelli ai serpenti, quindi all'uomo. Sarebbe questo il percorso del virus cinese noto con il nome di 2019-nCoV che ha già provocato 25 morti e fatto salire a 616 i contagi.

"I risultati della nostra analisi evoluzionistica suggeriscono per la prima volta che il serpente è il più probabile animale selvatico serbatoio del virus 2019-nCoV", hanno fatto sapere i ricercatori. Fino ad ora, riporta Repubblica, era riconoscibile solo la sequenza della parte di virus ereditata dai pipistrelli. Adesso, con nuove e approfondite analisi, è chiaro che il virus cinese è un mix di un coronavirus proveniente dai pipistrelli e di uno che arriva dai serpenti. E così, dai rettili, la cui carne si mangia, il virus è passato all'uomo acquisendo la capacità di trasmettersi tra persone.

Mentre le autorità stanno cercando di controllare l'epidemia, ecco che la città di Wuhan (11 milioni di abitanti), focolaio della patologia, è stata messa in isolamento. Le autorità, a due giorni dal Capodanno cinese, hanno ordinato il fermo di autobus, metropolitana e treni oltre al divieto di uscire da Wuhan a bordo delle auto private. A terra anche i voli in partenza dalla città cinese: dall’aeroporto di Wuhan decollano ogni settimana 2.131 voli verso altre città cinesi e 205 per l'estero per un traffico di 30 mila persone al giorno in media. Negli ultimi giorni, centinaia di migliaia di viaggiatori potrebbero aver portato con loro il virus. La cittò quindi si blinda. Tutte le feste pubbliche sono state annullate ed è stato dato ordine di indossare la mascherina nei luoghi pubblici. Il 90 per cento dei casi segnalati in Cina è arrivato da Wuhan. Isolando la città, le autorità sperano quindi di contenere i contagi che sono già stati registrati in diversi Paesi, dagli Stati Uniti all'Australia. Anche altre città della Cina intanto si stanno preparando alla quarantena con il blocco dei mezzi di trasporto.

In base alle attuali conoscenze, la National Health Commission cinese ha fatto sapere che il periodo di incubazione sarebbe di 14 giorni. Fino ad oggi 25 persone hanno perso la vita per il virus mentre i casi di contagio sono 616. Al momento sono stati rintracciati 5.897 contatti stretti, 4.928 dei quali sono ancora sottoposti a esami medici.

Hong Kong ha confermato due casi di polmonite da coronavirus in città, mentre è risultato negativo ai test il passeggero arrivato in Russia dalla Cina.

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