Guerra in Ucraina

Tensione nei cieli europei: scattano i caccia italiani

Ancora uno scramble per gli Eurofighter italiani impegnati nell'attività di Air Policing Nato in Polonia. I caccia si sono alzati in volo per intercettare 4 velivoli russi che avevano interessato gli spazi aerei polacchi e svedesi

Tensione nei cieli europei: scattano i caccia italiani

Alta tensione nei cieli d'Europa. Gli Eurofighter italiani impegnati nell'attività di Air Policing Nato in Polonia sono stati chiamati ad effettuare uno scramble, e cioè un decollo immediato, per intercettare la minaccia portata da quattro caccia russi. Questi ultimi hanno interessato gli spazi aerei polacchi e svedesi, prima di essere costretti a rientrare nell'exclave di Kaliningrad controllato da Mosca.

Lo scramble dei caccia italiani

L'episodio è stato raccontato da un tweet dell'Aeronautica Militare. "Scramble, nuovo decollo immediato per gli Eurofighter italiani impegnati in attività di Air Policing in Polonia per intercettare 4 caccia russi che avevano interessato gli spazi aerei polacco e svedese prima di essere costretti a rientrare nello spazio aereo di Kaliningrad", si legge nel cinguettio. Poco dopo la stessa Aeronautica ha fornito un aggiornamento spiegando che lo scramble era stato ordinato a causa di jet russi che hanno sorvolato acque internazionali all'interno della regione polacca e svedese.

A ben vedere, in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, non è la prima volta che si verifica un fatto simile. Nelle ultime settimane i decolli degli Eurofighter si sono ripetuti più volte, a segnalare un'attività intensa di risposta alle iniziative russe nell'area.

Lo scorso 22 settembre l'Aeronautica Militare aveva fatto sapere che, per ben due volte in due giorni, gli Eurofighter italiani si erano alzati in volo per intercettare caccia russi in avvicinamento verso lo spazio aereo della Nato. Le missioni, sia quella avvenuta recentemente che quella risalente alla fine dello scorso mese, si sono concluse senza incidenti. I caccia italiani sono tornati alla base, così come i velivoli di Mosca, senza che vi fossero sforamenti.

Cieli sotto controllo

Con il proseguo del conflitto aumentano anche le possibilità di incidenti. Non solo sul campo di battaglia in Ucraina ma anche nei cieli dell'Europa. I caccia russi, infatti, si sono rivelati particolarmente attivi, almeno a giudicare dai numeri. Dal canto loro, gli Eurofighter italiani si sono alzati in volo più volte per intercettare le minacce, sempre lungo il fianco nord-est dell'Alleanza Atlantica. Ricordiamo che l'attività operativa dei caccia italiani si svolge, quotidianamente, nello spazio aereo della Polonia, dove i Typhoon dell'Areonautiva italiana, assieme ai Mig-29 polacchi, agiscono in sintonia.

Ma non c'è solo l'Italia a contenere le provocazioni russe. I caccia dell'Aeronautica militare spagnola, ad esempio, hanno informato di aver concluso la campagna di Polizia aerea di quest'anno con un totale di 38 operazioni Alpha Scramble per intercettare i soliti aerei russi dal confine orientale della Nato in seguito ad azioni non conformi alle regole di volo internazionali.

Ogni anno, ha spiegato Madrid, la Spagna partecipa alle rotazioni dei Paesi alleati nelle nazioni del fianco orientale dell'Alleanza Atlantica per contribuire agli sforzi di deterrenza di fronte alla minaccia russa.

Ma quest'anno lo sforzo è stato raddoppiato, dispiegando il maggior numero di cacciabombardieri fino ad oggi in tre Paesi (Bulgaria, Lituania ed stonia).

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