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Al via da domani la più grande esercitazione militare nella storia della penisola coreana

Stati Uniti e Corea del Sud temono un attacco preventivo di Pyongyang in risposta alle manovre militari. Almeno due sottomarini lanciamissili americani nella Regione

Al via da domani la più grande esercitazione militare nella storia della penisola coreana

E' la più grande esercitazione congiunta nella storia della penisola coreana. Le manovre Key Resolve/Foal Eagle si concluderanno il 30 aprile e coinvolgeranno 300 mila soldati sudcoreani e 15.000 statunitensi.

Le esercitazioni, al via da domani, sono state riscritte in base alla nuova strategia denominata OPLAN 5015 che prevede, in caso di crisi, un attacco preventivo contro i principali obiettivi militari della Corea del Nord. OPLAN 5015, che nelle fase iniziali prevede anche l’eliminazione delle figure chiave del regime, si differenzia dalla precedente strategia denominata OPLAN 5027. Quest’ultima si basava sostanzialmente su una strategia difensiva di riallineamento e sulla capacità di azzerare le minacce missilistiche del Nord con un “second strike” congiunto.

OPLAN (Operation Plan) 5015 è stata strutturata in base alle presunte capacità nucleari della Corea del Nord.

Gli Stati Uniti hanno schierato una CAB (Combat aviation brigade) ed una brigata dei Marine. Il rischieramento Usa comprende una portaerei con relativo Gruppo da Battaglia, un sottomarino a propulsione nucleare e navi cisterna per il rifornimento dei caccia imbarcati.

Dopo l’eliminazione di Kim Jong-un ed il crollo del regime, Usa e Corea del Sud si spingerebbero verso la capitale Pyongyang per la messa in sicurezza delle strutture principali del Paese. Le presunte zone lancio missilistiche, nell'estremo nord del paese, sarebbero precedentemente colpite dagli Usa. L’invasione di terra è ritenuta fondamentale per arginare la controffensiva del Nord, ritenuta plausibile, con forze blindate nascoste nei tunnel creati a ridosso dei confini cinesi. Durante le esercitazioni, Stati Uniti e Corea del Sud continueranno a monitorare con particolare attenzione i movimenti del Nord, per eventuali segnali di attacco preventivo. Al riguardo, lo Ministero della Difesa della Corea del Sud ha chiarito che “se il Nord, nel corso delle manovre, dovesse provocarci, reagiremo con forza e potenza inaudita”.

In un discorso affidato ai media del paese, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha dichiarato che “l’esercito deve essere pronto, in qualsiasi momento, a lanciare testate nucleari contro i nemici della nazione”.

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