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Drone sperimentale della Piaggio precipita nel mare di Levanzo

Non si registrano danni a persone o cose. Attivata commissione d'indagine interna.

Drone sperimentale della Piaggio precipita nel mare di Levanzo

Il P.1HH HammerHead, APR prodotto dalla Piaggio Aerospace, è precipitato in mare nella tarda mattinata di oggi durante un test di volo pianificato. L’UAS (Unmanned Aerial System) era decollato dall’aeroporto di Trapani Birgi “Vincenzo Florio” quando, per cause non ancora accertate, ha perso i contatti con la postazione in remoto. Il dimostratore tecnologico P.1HH si è inabissato 5 miglia a nord dell'isola di Levanzo. Non si registrano danni a persone o cose – rilevano dalla Piaggio Aerospace – abbiamo immediatamente attivato una commissione interna per accertare in collaborazione con le autorità competenti le cause dell'incidente. Una task force è stata subito inviata nell’area del sinistro per identificare il relitto.

Quello di questa mattina è il secondo incidente per il P.1HH. Lo scorso marzo, il drone uscì fuori pista durante la fase di rullaggio presso l’aeroporto siciliano, riportando lievi danni.

L’HammerHead è un sistema aereo a pilotaggio remoto composto dal segmento (UAV), una ground control station e dai sistemi integrati di navigazione e missione.

Secondo le specifiche diramate, il P.1HH è un velivolo capace di decollo e atterraggio automatico (ATOL Automatic Take Off and Landing) che si posizione nella fascia alta dei velivoli a pilotaggio remoto MALE (Medium Altitude Long Endurance). Può raggiungere la quota di 13.700 metri con una permanenza in volo di oltre 16 ore. La missione è gestita da una stazione di terra collegata attraverso un sistema di comunicazione in linea di vista (Line of Sight - LS) e via satellite oltre la linea di vista (Beyond Line of Sight - LOS) che consente il controllo remoto dei sistemi di navigazione e di missione dell’aeromobile. Il velivolo è destinato a missioni di sorveglianza aerea, pattugliamento terrestre, costiero e marittimo. L’HammerHead deriva dalla piattaforma P.180 Avanti riprogettata con una nuova configurazione aerodinamica, maggiore estensione alare (15.5 m) e una superiore capacità di carico utile combinando specifici interventi strutturali alla consolidata configurazione turboprop ad eliche spingenti e tre superfici portanti. La sezione esterna delle ali del P.1HH UAV è rimuovibile per consentire la trasportabilità del velivolo via terra rendendo possibile l’impiego del sistema in qualsiasi scenario operativo.

L’Aeronautica Militare ha siglato un accordo per tre sei droni e tre ground control station. Lo scorso otto marzo, le Forze Armate degli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato la firma di un contratto, per un valore di 316 milioni di euro, con ADASI (Abu Dhabi Autonomous Systems Investments) per l’acquisizione di otto P.1HH HammerHead, forniti di telecamere EO/IR (Electro-Optical Infra-Red), radar e sistemi di comunicazione avanzati.

Il contratto comprende anche il supporto logistico integrato, incluso il training.

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