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E fu così che "Lincoln" scrisse ad Obama

È stata titolata “Advice from Lincoln to Obama” ed è l’ultima provocazione della Corea del Nord. Si tratta di una lettera immaginaria scritta dal sedicesimo presidente degli Stati Uniti a Barack Obama.

E fu così che "Lincoln" scrisse ad Obama

“Ehi, Obama. Capisco che sei indaffarato nel tentativo di comportarti da presidente, ma voglio darti alcuni consigli perché tu come me hai giurato di portare la pace nel mondo con le menzogne”.

E’ stata titolata “Advice from Lincoln to Obama” (consigli da Lincoln ad Obama) ed è l’ultima provocazione della Corea del Nord. Si tratta di una lettera immaginaria scritta dal sedicesimo presidente degli Stati Uniti ad Obama. Il regime ha preferito il sito DPRK Today, rispetto ai più famosi Rodong Sinmun e Korean Central News Agency, per la pubblicazione della lettera scritta interamente in coreano.

Ecco alcuni passaggi della lettera che il falso Lincoln ha scritto ad Obama.

“Ti guardavo, mentre fissavi il mio ritratto nella Casa Bianca. Entrambi abbiamo ucciso e mentito per costruire un mondo di pace. Liberato gli schiavi per poi mandarli a morire in guerra. Mentre ricevevi il Nobel per la pace, i tuoi scienziati testavano nuove armi atomiche nel Nevada. Accusi la Corea del Nord di violare gli accordi, ma noi non siamo gli eroi di questo mondo e non abbiamo il diritto di decidere le sorti del pianeta. Abbiamo la più grande riserva di armi nucleari del mondo, ma come un pappagallo ripeti le solite frasi. Ti fai beffe del mondo intero, ma questo è il 21° secolo. La tattica dei presidenti americani del passato, me compreso, non è più efficace per ingannare la gente. Il mondo non si fida di un'America che non si prende la responsabilità di quello che dice. Continuo ad ascoltare ciò che si dice nel mondo. Credi che sia la Corea del Nord ad impedire un mondo libero dal nucleare con il suo legittimo programma di ricerca? I nostri concetti di uguaglianza e diritti umani che abbiamo esportato si basano sulla falsità e sugli inganni dei presidenti degli Stati Uniti. Lascia stare quel piccolo paese dove pace e stabilità regnano e spingi le Nazioni Unite ad annullare le sanzioni. Noi non possiamo impadronirci delle persone. Il vero ostacolo ad un mondo privo dal nucleare, siamo noi stessi”.

Nelle ultime settimane, Pyongyang ha intensificato la retorica contro Washington e Seoul che a fine mese concluderanno le annuali manovre militari nella penisola. Nel 2014, la Korean Central News Agency, definì Obama un scimmia.

Per fare riferimento al presidente sudcoreano Park Geun-hye, i media di Pyongyang utilizzano la parola “prostituta".

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