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Ecco il canale YouTube di al Qaeda

L'Intelligenza Artificiale di Youtube, di proprietà di Google, non ha ancora identificato il canale affiliato ad al Qaeda, on line dal 14 marzo scorso

Ecco il canale YouTube di al Qaeda

Khair Ummah Foundation, sigla affiliata ad al Qaeda e creatrice di Beituki, il magazine per le donne musulmane, il 14 marzo scorso ha aperto un nuovo canale Youtube, caricando il primo episodio della serie Commandments For the Wife of the Mujāhid: Difficulty of His Life. Nel momento in cui scriviamo il canale ha soltanto sette iscritti, mentre il video è stato visto un centinaio di volte. L'Intelligenza Artificiale di YouTube, di proprietà di Google, non ha ancora identificato il canale affiliato ad al Qaeda.

Al Qaeda, i nuovi comandamenti per la donna

Il primo episodio della nuova serie Commandments For the Wife of the Mujāhid, dal titolo Difficulty of His Life è stato diffuso poche ore fa su Telegram da Khair Ummah Foundation. Tuttavia lo stesso video è stato caricato su un nuovo canale Youtube nella categoria persone e blog, il 14 marzo scorso. Nonostante i contenuti, non è stato ancora identificato e rimosso da YouTube. E' un video animato di due minuti e 21 secondi in stile whiteboarding/video scribing che simula il disegno su una lavagna con semplici testi. Nel breve video si susseguono alcuni piccoli comandamenti legati al tema dell'episodio: le difficoltà della vita. Testo semplice, immediato ed in pieno stile Beituki. Nessun indirizzo inserito. Tra i comandamenti rivolti alla donna leggiamo testualmente: “Dio ti ha scelto per essere la moglie di un combattente a differenza degli altri uomini”. Potremmo ancora tradurre il comandamento in “A differenza di un uomo comune, Dio ti ha concesso la grazia di essere la moglie di un combattente”.

Gli autori riconoscono l'importanza della donna quando questa opera all’interno del nucleo familiare. La sposa jihadista non deve mai allontanarsi dal suo tradizionale ruolo di donna musulmana come capo della sua famiglia in assenza del marito. Contrapponendo la sposa jihadista al santo guerriero, al Qaeda riconosce il ruolo attivo del marito in battaglia e l'indissolubile destino della donna legata alla causa. Il linguaggio è strumento di influenza, con forme metriche strutturate per riflettere la visione di una realtà. È il linguaggio a definire le azioni accessibili e delegittimare le altre percezioni del mondo.

Una strana coincidenza

Il video Commandments For the Wife of the Mujāhid: Difficulty of His Life è stato pubblicato su YouTube nello stesso giorno in cui era atteso il 16° numero di Beituki. Su Beituki al Qaeda elargisce consigli alle donne, sempre chiamate spose jihadiste. Secondo calendario fino ad oggi rispettato (tranne un caso), Khair Ummah Foundation ha pubblicato i precedenti quindici numeri di Beituki seguendo una precisa frequenza: le ultime 48/72 ore di ogni mese.

Il ruolo dei social nella propaganda estremista

Il problema dell'utilizzo delle piattaforme social per la propaganda estremista, è tornato in auge con la strage in Nuova Zelanda. Quel macabro video trasmesso in diretta dal killer su Facebook, è stato condiviso migliaia di volta prima di essere rimosso (nella maggior parte dei casi). Nonostante i maggiori controlli, oggi è praticamente impossibile monitorare e rimuovere in tempo reale i contenuti pubblicati sui social. Lo Stato islamico, ad esempio, utilizza Twitter, Facebook, YouTube ed altri social per promuovere la sua ideologia radicale e diffondere le guide "didattiche" per compiere attentati. Per il video della strage in Nuova Zelanda, trasmesso in diretta, Facebook ammise le lacune dei sistemi di rilevamento automatizzati e l’incapacità dell’intelligenza artificiale di riconoscere quello specifico tipo di contenuto. L'IA non riconobbe quel tipo di materiale a causa di una carenza nei training data. Le diverse varianti del video poi, hanno aggirato i previsti parametri (visivi ed audio) alla base del blocco dei contenuti offensivi ed inappropriati, ingannando il sistema di intelligenza artificiale. Anche il modo in cui è stato contrassegnato il video della strage in Nuova Zelanda, ha contribuito alla sua diffusione sui social. La propaganda estremista è un’arma subdola con posizioni ideologiche su ogni tipo di argomento. E' necessaria una valida strategia di sicurezza transnazionale alla stregua dei trattati di non proliferazione, poiché i social media sono parte del problema.

Nel momento in cui scriviamo, il canale legato ad al Qaeda che abbiamo identificato non è stato ancora identificato dall'IA di YoutTube.

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