Guerra in Ucraina

"460 euro al mese e poco addestramento": ecco chi verrà chiamato al fronte

Giovani con specifiche competenze militari, con l'unica esenzione riservata agli universitari: ecco chi riceverà nei prossimi giorni in Russia la lettera di convocazione

"460 euro al mese e poco addestramento": ecco chi verrà chiamato al fronte dalla mobilitazione di Putin

Saranno almeno 300.000 i russi che riceveranno, da qui ai prossimi giorni, la convocazione per raggiungere le aree del conflitto. Una stima fatta dal ministro della Difesa, Sergej Shoigu, nel corso del suo discorso televisivo di questa mattina. Si tratta principalmente di giovani riservisti, di un'età compresa fino ai 35 anni o ai 45 anni, con specifiche competenze militari o con passate esperienze nell'esercito.

Ecco chi sarà chiamato al fronte dopo la mobiliazione

La mobilitazione era attesa da giorni ed è una prima risposta di Mosca alla sconfitta patita sul campo nella regione di Kharkiv, lì dove gli ucraini sono riusciti a riguadagnare terreno in seguito alla loro controffensiva.

Nel suo discorso Vladimir Putin ha però parlato di mobilitazione parziale e non generale. Vuol dire cioè che non tutti saranno chiamati alle armi. Secondo quanto trapelato dalla capitale russa, ci saranno una serie di caratteristiche che dovranno rispettare i futuri soldati inviati in Ucraina. Dunque, da una lista potenziale di 25 milioni di persone, anche questa cifra fornita da Sergej Shoigu, verranno tolte diverse categorie.

Principalmente perché il primo prerequisito sarà quello di aver avuto esperienza nell'esercito. E non un'esperienza generica, determinata dalla semplice leva, obbligatoria per tutti in Russia. Alla Difesa di Mosca occorrono persone che hanno una certa preparazione e che possono quindi arrivare in Ucraina senza troppi mesi di addestramento.

Una circostanza in grado di far calare il numero fino ad almeno due milioni di soldati potenzialmente idonei. Ma a questa cifra occorre poi sottrarre altre persone per via dei limiti di età. Infatti la convocazione dovrebbe giungere per il momento soltanto a coloro che hanno almeno 35 o 45 anni, a seconda delle mansioni. Inoltre Shoigu ha parlato di personale con specifiche competenze militari.

Ecco quindi che il numero arriva a quota 300.000. I vari distretti militari russi in ogni parte della federazione, da ovest ad est, saranno adesso chiamati a redigere le liste e a convocare i diretti interessati. Seguirà un periodo di addestramento e poi lo spostamento sul campo di battaglia.

I riservisti potrebbe aumentare in futuro?

Il numero di 300.000 soldati servirebbe per questa prima fase di mobilitazione. Non sono escluse però altre mobilitazioni in futuro. Dipenderà dall'andamento della guerra e delle operazioni militari. I rinforzi dovrebbero servire principalmente a presidiare le aree dell'Ucraina occupate dai russi, mansioni quindi più da polizia militare. Il tutto per permettere ai reparti specializzati di spingersi lungo le linee del fronte e bloccare altre eventuali controffensive di Kiev.

Dalle liste dovrebbero essere esclusi gli universitari, esentati quindi dalla chiamata alle armi. Un modo per evitare eccessivi malumori in seno a un'opinione pubblica non molto entusiasta dinnanzi all'idea di una mobilitazione.

Del resto anche la paga per chi va al fronte non è delle migliori: un soldato potrebbe guadagnare fino a 460 Euro al mese, molto per chi proviene dall'oriente russo, poco per chi arriva invece dalle città della parte europea della federazione.

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