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"Ecco qual è il ruolo della Russia nel mondo"

Vladimir Putin, in un'intervista alla Bild, spiega il ruolo di Mosca nello scacchiere Mediorientale e nei rapporti con la Nato

"Ecco qual è il ruolo della Russia nel mondo"

Il presidente russo Vladimir Putin ha concesso una lunga intervista alla Bild tedesca nella quale ha spiegato la sua visione del mondo e, soprattutto, del rapporto tra la Russia e le altre Nazioni.

Il ruolo della Russia nel mondo

Per Putin la Russia non deve essere una superpotenza in senso stretto, come spiega alla Bild: "È troppo costoso e inutile". Facendo il verso a Barack Obama, Putin parla di "potenza regionale" e sottolinea che la Russia "rimane una delle economie più importanti del mondo". Ma oltre alla potenza economica, la Russia può vantare anche un alto potenziale militare, considerato un pericolo dalla Nato. E proprio alla Nato Putin tende le mani: "Vorremmo collaborare ancora con loro, ci sono molti motivi e occasioni per farlo. Ma proprio come nella vita reale, un amore felice è solo quello ricambiato".

Quale futuro per la Siria?

Putin ha inoltre ribadito che il principale obiettivo di Mosca nella regione mediorientale è quello di sostenere le autorità legittime e che in Siria "serve una riforma costituzionale", come primo passo per uscire dalla guerra civile. "Credo che sia necessario andare verso una riforma costituzionale. È un processo complicato, certo" ha ammesso Putin nella seconda parte della sua intervista al quotidiano tedesco Bild.

"Dopo, sulla base della nuova Costituzione, devono tenersi elezioni presidenziali e parlamentari anticipate", ha aggiunto, ribadendo che "deve essere il popolo siriano stesso a decidere chi e come deve guidare il suo Paese". A suo dire, "questo è l’unico modo per raggiungere stabilità e sicurezza e creare le condizioni per crescita economica e prosperità, in modo che la gente possa vivere nelle proprie case, nella propria patria, piuttosto che fuggire in Europa".

Asilo politico per Assad?

Sul fatto "se Assad sia un alleato o no e suoi nostri obiettivi in Siria posso dirvi precisamente cosa non vogliamo succeda: - ha spiegato Putin alla Bild - non vogliamo che lo scenario libico o iracheno si ripeta in Siria. Devo dare credito al presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi, e glielo ho detto io stesso, perchè ha dimostrato forza e ha portato il Paese sotto controllo, altrimenti avremmo assistito a uno scenario libico in Egitto".

Soprattutto Putin ha preso le distanze dalla politica della destabilizzazione attuata dai governi occidentali negli ultimi 15 anni: "Non dobbiamo risparmiare sforzi nel rafforzamento dei governi legittimi nei paesi della regione e questo vale anche per la Siria. Questo non significa che tutto debba essere lasciato così come è.

Sicuramente questa nuova stabilità sosterrà riforme politiche".

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