Caso Skripal

Ex spia russa, intelligence inglese: "Gas nervino nella valigia della figlia"

Il Novichok sarebbe stato usato per impregnare un indumento o un cosmetico dato alla giovane russa prima della sua partenza per la Gran Bretagna

Ex spia russa, intelligence inglese: "Gas nervino nella valigia della figlia"

Il gas nervino Novichok che ha avvelenato l'ex spia russa, Serghei Skripal, e sua figlia Yulia era nascosto nella valigia della ragazza. Ne sono convinte le agenzie d'intelligence britanniche citate dal Daily Telegraph, che indica fonti di alto livello.

Gli investigatori stanno ora lavorando sulla teoria che la tossina Novichok sia stata usata per impregnare un indumento, un cosmetico o un regalo dato alla giovane russa prima della sua partenza da Mosca per la Gran Bretagna. Una volta aperta la valigia nella casa del padre a Salisbury, il gas nervino li ha avvelenati entrambi.

I responsabili russi si sarebbero quindi introdotti nell’appartamento della donna e avrebbero collocato il nervino nella valigia. La figlia dell'ex spia è arrivata a Salisbury sabato 3 marzo. Il giorno successivo, Skripal e la giovane sono stati trovati accasciati su una panchina della cittadina britannica.

Il laboratorio

Il luogo in cui il gas nervino, ideato negli anni '70, sarebbe stato prodotto è la città di Šichany, sede di un centro di ricerca scientifica e chimica, sulla riva destra del fiume Volga.

L'impianto è anche citato in un report che, diversi anni fa, la Russia ha sottoposto all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac).

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