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Donna allatta i bimbi: Fb le chiude il profilo

Polemica negli Stati Uniti per la reazione del social network alla foto della signora che allatta il figlio e il bimbo di un'amica: "Sorpresa dal fatto che in tanti considerino l'allattamento un fatto strano"

Donna allatta i bimbi: Fb le chiude il profilo

Facebook chiude l’account di una donna americana. La sua colpa, imperdonabile secondo gli algortimi del social network, è quella di aver postato foto in cui allatta bimbi al suo seno.

La tenerissima immagine in cui la donna, Rebecca Wanosik, allatta suo figlio e il bambino di una coppia di amici è stata giudicata evidentemente terribile dalle stringenti regole di Facebook che ha perciò provveduto a sospendere il profilo della signora. Una cantonata vera e propria, quella presa dal social. E infatti il marito della donna ha fatto partire la crociata del buon senso.

“Mia moglie ha fatto una cosa bellissima e Facebook le ha disabilitato il profilo – ha scritto l’uomo, ripreso dall’Evening Standard -, condividiamo tutti, facciamo sapere a tutti come a questo social non importi per nulla se qualcuno cerca di fare qualcosa di buono”.

La vicenda ha sollevato un vespaio di reazioni. Non sempre favorevoli alla mamma, anzi. C’è stato chi l’ha rampognata per la sua azione e qualcuno è arrivato addirittura a sottolineare che l’allattamento al seno non sia igienicamente sicuro. La più classica delle polemiche social, in fondo, in cui si parla spesso giusto per il gusto di far casino.

Perciò la donna, “scontata” la squalifica, ha spiegato il suo punto di vista nella discussione. Anche lei, con estremo buon senso: “Sono sorpresa dal fatto che siate così tanti a credere che l’allattamento al seno sia una cosa strana, forse addirittura contro natura. Vi ricordo che le mammelle, se esistono è perché hanno la funzione di allattare i bambini. Io non ho preso un bimbo a caso, non l’ho strappato a nessuno ma la madre mi ha chiesto di allattarlo e mi ha permesso di pubblicare la foto.

Siamo amiche e la conosco abbastanza per sapere di poter nutrire in estrema tranquillità suo figlio”.

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