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La figlia di Erdogan: "Normale che le donne abbiano meno eredità degli uomini"

Erdogan Sumeyye, figlia del presidente turco: "Dare quote maggiori di eredità agli uomini è normale, corretto e giusto"

Sumeyye Erdogan con suo padre
Sumeyye Erdogan con suo padre

La figlia di Erdogan, Sumeyye, è finita al centro di una polemica dopo che ha detto che è giusto che le donne ricevano una quota minore di eredità rispetto agli uomini. Probabile candidata alle elezioni parlamentari del prossimo giugno, la figlia del presidente turco si è espressa in questi termini in un discorso pronunciato a Bruxelles nel corso di una conferenza sui diritti delle donne. Parole che, ovviamente, hanno scatenato un putiferio. "Ci si chiede perché alle figlie spetti una quota minore di eredità rispetto ai figli - ha detto la Erdogan -. Ma quando guardiamo alla questione da vicino, vediamo che agli uomini spetta la responsabilità di portare il pane a casa, mentre alle donne no. Quindi dare quote maggiori di eredità agli uomini è normale, corretto e giusto".

Summeyye Erdogan ha partecipato all'incontro in qualità di vice direttrice dell’Associazione Donne e Democrazia (Kadem). "Ad esempio - ha continuato la figlia del presidente turco - in una coppia sposata entrambi possono lavorare, ma l’uomo è tenuto a dare una parte dei suoi guadagni alla moglie, che invece può decidere da sé come spendere tutto il suo denaro".

La Erdogan ha quindi puntato il dito contro i paesi occidentali, dicendo che in materia di repressione delle donne nel corso della storia si sono comportati peggio di quelli musulmani: "Quando esaminiamo la storia delle pratiche di dominazione delle donne - ha detto - vediamo che riguarda soprattutto i paesi occidentali. Non si vedono paesi islamici".

Sumeyye inoltre ha detto che condivide le recenti dichiarazioni di suo padre in materia di rapporti uomo-donna, affermando che bisogna puntare alla "giustizia di genere" e non sulla "parità tra i generi", che è un’idea occidentale fondata su un unico "prototipo di uomo e donna". In altre parole la Erdogan ha preso di mira le femministe, che accuserebbero ingiustamente l’islam di essere la ragione per cui le donne vengono costrette a stare a casa, mentre invece la religione non impone alle musulmane di ottenere il permesso di un uomo per lavorare.

"Il solo ruolo sociale - ha affermato - chiaramente definito dalla religione è la responsabilità dell’uomo di portare il pane a casa e provvedere al mantenimento della moglie e dei figli. Nel diritto islamico non c’è alcuna norma sul lavoro femminile. Le donne sono libere e hanno il diritto di scegliere".

E ancora: "Non hanno bisogno del permesso del fratello o del marito".

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