La follia laicista in Francia: è vietato pure scrivere la parola "Natale"
Il delirio laicista a Nantes e Poitiers: gli eventi legati al Natale sono stati ribattezzati "mercati e feste di Leon" per "non turbare le altre religioni"
Il delirio laicista a Nantes e Poitiers: gli eventi legati al Natale sono stati ribattezzati "mercati e feste di Leon" per "non turbare le altre religioni"

Che l'offensiva laicista contro il Natale avesse già ampiamente superato il limite del ridicolo, era cosa nota da tempo. Ma la notizia che arriva da Poitiers, in Francia, più che del ridicolo ha dell'assurdo. Persino il nome della festa che si celebra il 25 dicembre è stato messo al bando. Può sembrare uno scherzo ma così non è: una festa di Natale è stata rinominata "festa del Leon", esattamente l'inverso della parola francese "Noel".
La denuncia arriva dal sito francese Osservatorio sulla Cristianofobia, che si occupa di monitorare il preoccupante aumento di atti di odio contro i cristiani in tutto l'Esagono e in Europa. A Poitiers - dove, per una curiosa coincidenza, nel 732 il re dei Franchi Carlo Martello sconfisse gli invasori musulmani, preservando il volto cristiano della Francia - il direttore di un centro di quartiere ha spiegato che la festa in programma per il prossimo 15 dicembre verrà chiamata "festa di Leon" e non "festa di Natale" proprio per "non offendere le altre religioni e le altre culture".
Un po' come se per non offendere cristiani, ebrei e buddhisti, gli islamici iniziassero a festeggiare il "Daraman" invece del Ramadan. Follia pura.
Ma purtroppo il caso di Poitiers non è isolato: a Nantes, al confine fra la Bretagna e i paesi della Loira, il tradizionale mercatino natalizio, in programma dal 2 al 23 dicembre, è stato ribattezzato ancora una volta "mercato di Leon", come si può leggere anche sul sito della pro loco cittadina. Una coincidenza certo non casuale, visto che il mercato viene pubblicizzato con abeti e fiocchi di neve ed è allestito proprio nelle settimane centrali di dicembre. Ma il vero nome della ricorrenza della Natività è meglio censurarlo. Non sia mai che qualcuno ricordasse perché il 25 dicembre ci si ferma dalla routine quotidiana e si festeggia.
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