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La Francia cerca 600 spie

Se siete interessati a una carriera da agente segreto la Francia assume, pagando stipendi che oscillano da 33 a 35 mila euro lordi l'anno

La Francia cerca 600 spie

Riponete barbe finte e occhiali nell'armadio, tirate fuori dizionari e corsi di lingua e se siete interessati a una carriera da agente segreto la Francia assume, pagando stipendi che oscillano da 33 a 35 mila euro lordi l'anno. La Direzione Generale per la sicurezza esterna (Dgse) si rafforzerà con 600 nuovi ingressi entro il 2019 per arrivare a 7 mila agenti, rivela Le Figaro. Mentre la Direzione Generale per la sicurezza interna (Dgsi), che conta 3.500 uomini, cerca 934 agenti entro il 2018. L'intelligence non ha bisogno di impermeabili beige, baffi e cappello. Cerca ingegneri elettronici, analisti, linguisti e traduttori poliglotti (lingue orientali e dialetti arabi, o il russo i più richiesti). Al punto che il patron della Dgse, Bernard Bajolet, ha messo a punto un'operazione seduzione tra giovani laureandi cominciata nel luogo più noto ed elitario di Francia: l'Ena, la scuola della pubblica amministrazione francese che vanta tra i diplomati ministri e presidenti della Repubblica, a cominciare da François Hollande (classe '78-80).

Nella sede di Strasburgo, pochi giorni fa, Bajolet ha tenuto un incontro per stimolare la vocazione da agente segreto nei più promettenti «servitori dello Stato». Con lui, Marie e Vincent, analista e ingegnere informatico parlano di lavoro «adrenalinico». Forti di un'inchiesta sulla «notorietà e immagine della Dgse» elaborata dall'Ifop, secondo cui il 71% dei francesi ritiene giustificabile che «la Dgse non debba sottostare alle regole di trasparenza a cui sono tenuti gli altri organismi dello Stato», rivela Le Figaro. Con l'aumento del cyber-crimine, e l'allerta terrorismo che ha costretto la Francia a prolungare lo Stato di emergenza a luglio per salvaguardare le presidenziali e le elezioni amministrative, le reclute dovranno mostrare un pedigree da nerd, in alternativa a chi si candida per le lingue. Geni del computer in grado di violare sistemi informatici o decifrare codici. Matematici, geek.

Guai però a pronunciare la parola hacker nei corridoi delle agenzie.

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