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Francia, il governo prepara la stretta sul fronte immigrazione

Lo stop ai flussi migratori verso la Francia sarebbe un tentativo di Macron di recuperare consensi in vista di imminenti elezioni amministrative

Francia, il governo prepara la stretta sul fronte immigrazione

La Francia di Emmanuel Macron si appresta a mettere a punto un irrigidimento della normativa sull’immigrazione, anche mediante l’introduzione di un “tetto massimo” agli arrivi di stranieri.

A evidenziare la necessità di una linea dura sul fronte migratorio, spiega l’emittente Al Jazeera, è stato di recente il primo ministro Edouard Philippe, durante un discorso davanti ai deputati dell’Assemblea nazionale. Egli ha appunto ventilato la possibilità che il governo specifichi presto lequotedi immigrati ammissibili annualmente nel Paese. La necessità di frenare i flussi in entrata è stata individuata dal premier nel fatto che il sistema transalpino di accoglienza dei richiedenti asilo sarebbe ormai “al collasso”.

Secondo Philippe, le strutture ricettive per migranti sarebbero infatti “sature”, per effetto degli ingressi incontrollati di stranieri verificatisi negli ultimi anni. Solo tra il 2017 e il 2018, in base ai dati citati dal primo ministro, vi sarebbe stato un vero e proprio boom di arrivi, corrispondente a un incremento di oltre il 22%. In particolare, la Francia, nel periodo considerato, avrebbe accolto oltre 100mila richiedenti asilo, mentre negli altri Paesi europei si registrava in contemporanea un calo dei flussi migratori in entrata.

Oltre a delineare la possibilità di fissare un tetto massimo agli stranieri ammissibili entro i confini nazionali, il braccio destro di Macron, nel suo discorso al parlamento, ha anche messo in discussione l’esistenza dell’Aide Medicale d’Etat (Ame), ossia l’assistenza sanitaria pubblica per i lavoratori stranieri irregolari. Tale sistema di prestazioni statali è stato introdotto in Francia nel 2000, per iniziativa del governo socialista di Lionel Jospin, e, ad avviso di Philippe, costerebbe un miliardo di euro l’anno. Il premier ha quindi affermato che proprio l’Ame sarebbe uno dei tanti elementi che renderebbero la Francia una destinazione “molto attrattiva” per i richiedenti asilo di ogni parte del mondo. Di conseguenza, una politica che disincentivi gli arrivi di stranieri in territorio transalpino dovrà necessariamente passare per una radicale riforma dell’assistenza pubblica in questione.

Infine, l’esponente del governo Macron ha annunciato una revisione delle norme sui ricongiungimenti familiari, sempre con l’obiettivo di frenare i flussi migratori. Le disposizioni finora vigenti, ha denunciato Philippe, avrebbero infatti consentito l’ingresso in territorio transalpino di quasi 90mila immigrati l’anno.

A detta del network del Qatar, la linea dura annunciata dall’esecutivo di Parigi sul fronte migratorio sarebbe un tentativo dell’inquilino dell’Eliseo di riconquistare i favori popolari in vista delle elezioni amministrative del 2020.

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