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Francia, stop alla pubblicazione delle immagini dei terroristi dell'Isis

Il “patto” dei media francesi è una vera e propria strategia volta a rendere anonimi gli attentatori nell’esclusivo ricordo delle vittime

Francia, stop alla pubblicazione delle immagini dei terroristi dell'Isis

In Francia, i principali media non pubblicheranno più i nomi e le immagini dei terroristi dello Stato islamico per impedire loro qualsiasi tipo di propaganda postuma. La nuova strategia, divenuta operativa da poche ore, arriva a margine delle possibili restrizioni sui mezzi di informazione che il parlamento francese potrebbe approvare a breve per contrastare il terrorismo.

Il quotidiano francese Le Monde, in un editoriale del direttore Jerome Fenoglio dal titolo 'Resistere alla strategia dell’odio', ha annunciato la decisione di non pubblicare le immagini dei jihadisti, invitando i media ad una maggiore responsabilità.

Lo dobbiamo – scrive Fenoglio - a tutte le vittime del gruppo criminale ed alla memoria di padre Jacques Hamel, assassinato nella sua chiesa.

Le reti della stazione televisiva BFM-TV, le più viste in Francia, hanno annunciato il blocco di tutte le immagini collegate all’Isis.

Dopo l'attacco a Nizza – si legge nel comunicato dell’azienda - non pubblicheremo le fotografie di coloro che compiono massacri ed evitare la possibile loro glorificazione postuma.

Radio Europe 1 ed il quotidiano cattolico La Croix hanno dichiarato di aver adottato la stessa linea editoriale. Il quotidiano Libération, invece, deciderà caso per caso.

La Francia ricorderà solo le vittime

Il “patto” dei media francesi è una vera e propria strategia volta a rendere anonimi gli attentatori nell’esclusivo ricordo delle vittime. I terroristi, per quella che era ritenuta inizialmente (ed erroneamente) una svista, compiono le lo stragi facendo attenzione a portare con se i documenti di riconoscimento o qualsiasi dettaglio che possa far risalire alla loro identità.

Si tratta di una strategia dello Stato islamico volta a glorificare i martiri agli occhi dei loro comandanti, sfruttando i media occidentali, così da incoraggiarne altri a compiere le stesse azioni.

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