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Francia, torna l'autarchia: "Le radio trasmettano più canzoni francesi"

Altro che libera circolazione in Europa: Parigi impone un ulteriore giro di vite sulla musica. Levata di scudi delle radio

Francia, torna l'autarchia: "Le radio trasmettano più canzoni francesi"

È il ritorno dell'autarchia, bellezza. Questa volta in salsa transalpina.

Fa discutere, oltralpe, l'emendamento approvato dal Parlamento di Parigi che impone alle emittenti radio il divieto di riempire più di metà della quota obbligatoria di canzoni francesi con ritrasmissioni delle canzoni più note.

Occorre ricordare a questo punto, che in Francia già vige l'obbligo, per le radio, di trasmettere tra il 35% e il 60% di canzoni in francese: lo stabilisce una legge del 1994 sulla "tutela della produzione musicale nazionale".

Ora arriva questa ulteriore misura, che ufficialmente vorrebbe tutelare gli artisti emergenti. Le maggiori emittenti, tuttavia, accusano il governo di voler spingere gli ascoltatori ad abbandonare le radio a favore dei servizi streaming a pagamento, tutelando gli interessi delle case discografiche.

Che diranno i Daft Punk e David Guetta, abituati a cantare in inglese? E Charles Aznavour, che non disdegna l'italiano?

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